Roland Garros, Musetti si ferma contro Alcaraz: “Fisicamente non riuscivo più a tenere il ritmo”

Lorenzo Musetti costretto al ritiro contro Alcaraz nella semifinale del Roland Garros per un problema alla gamba sinistra. Le sue parole dopo il match.
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Una sfida ad altissimo livello, interrotta da un problema fisico

Lorenzo Musetti è stato costretto al ritiro durante la semifinale del Roland Garros 2025 contro Carlos Alcaraz, chiudendo con amarezza una delle sue migliori prestazioni stagionali. Dopo aver tenuto testa al campione spagnolo per due set giocati punto a punto, l’azzurro ha dovuto arrendersi all’inizio del quarto, vittima di un infortunio alla gamba sinistra che gli ha tolto forza e stabilità.

“Sono molto triste e deluso per come è finita, ma è stata comunque una grande partita”, ha dichiarato Musetti in conferenza stampa, sottolineando la qualità del suo tennis nei primi due set e l’alto livello mantenuto per oltre due ore. L’azzurro ha parlato apertamente del problema fisico che si è presentato già nei primi game del terzo set, peggiorando rapidamente: “Ho iniziato a perdere forza sulla gamba sinistra, e ho capito che andare avanti sarebbe stato un rischio troppo grande”.

Un match ad armi pari, finché il fisico ha retto

Contro un Alcaraz in grande forma, Musetti ha saputo sfoderare il miglior tennis della sua stagione su terra. Il primo set è stato deciso da pochi dettagli, mentre nel secondo l’italiano ha avuto le sue chance per allungare. “Sento di aver avuto le giuste occasioni anche per andare due set a zero. Oggi ho giocato nella maniera giusta, lui voleva essere aggressivo ma a volte sbagliava”.

L’approccio mentale e fisico alla partita è stato all’altezza della sfida, almeno finché il corpo ha retto. “Sapevo che per vincere avrei dovuto giocare la miglior partita della mia carriera. E per un bel pezzo ci sono riuscito. Ho servito molto bene e stavo gestendo bene gli scambi”, ha aggiunto, rimarcando come questa sia stata “la partita in cui mi sono sentito più vicino a Carlos tra tutte quelle giocate contro di lui”.

Un ritiro difficile ma necessario

Il crollo è arrivato netto nel terzo set, perso 6-0, sintomo di un dolore crescente. Dopo aver chiamato il fisioterapista, Musetti ha provato a continuare, ma ha presto compreso che non sarebbe stato possibile competere ad armi pari. “Avevo perso potenza e forza, non riuscivo più a stare negli scambi. Mi è sembrato logico e giusto fermarmi”, ha spiegato con lucidità.

Il paragone con il precedente ritiro a Montecarlo è inevitabile, ma il tennista ha precisato che il dolore “non sembra nello stesso punto”, e che si sottoporrà a esami per valutare l’entità del problema. La scelta di fermarsi, pur dolorosa, è stata dettata anche dalla consapevolezza dei prossimi impegni: “Ci sono tornei altrettanto importanti come Queen’s e Wimbledon, che spero di poter affrontare”.

La crescita mentale e tecnica

A prescindere dall’esito, Musetti guarda a questa semifinale come a una tappa importante del suo percorso. “Carlos mi fa tirare fuori il mio limite, è quello che fanno i campioni”, ha osservato, evidenziando come Alcaraz imponga un’intensità fuori dal comune, difficile da sostenere soprattutto per un giocatore con il rovescio a una mano.

Ha poi riconosciuto il peso di un calendario intenso che, se da un lato “mi ha dato tanto”, dall’altro “ha anche tolto tanto a livello di energie mentali”. Un bilancio sincero e maturo, che dimostra quanto l’esperienza accumulata stia contribuendo alla crescita di un tennista sempre più competitivo anche contro i migliori del circuito.

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