Roland Garros: Lorenzo Musetti illumina la notte parigina, Rune piegato in quattro set

Lorenzo Musetti supera Holger Rune in quattro set e accede ai quarti del Roland Garros. Scopri la cronaca, il punteggio e i momenti chiave del match.
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Sotto le luci del Philippe Chatrier è Lorenzo Musetti a rubare la scena. Il talento di Carrara, classe 2002, ha giocato una delle migliori partite della sua carriera – forse la migliore – superando Holger Rune con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-3, 6-2 e conquistando con autorità un posto nei quarti di finale del Roland Garros.

Contro il numero 10 del mondo, il danese Rune, Musetti ha sfoderato una prestazione memorabile: lucida, tatticamente impeccabile, varia, intensa, e soprattutto continua. Un match durissimo, tanto fisicamente quanto mentalmente, che il numero 7 ATP ha saputo incanalare e controllare con una maturità nuova, disarmante. “È stato certamente il mio miglior match”, ha dichiarato a fine gara. E chi ha assistito a questo spettacolo sotto le stelle della capitale francese non può che essere d’accordo.

Un incontro da manuale: ritmo, variazioni e classe

Il match è stato un vero manifesto del tennis su terra battuta, per qualità e intensità. Due stili diversi – il tennis esplosivo e verticale di Rune contro la fantasia tattica e le variazioni infinite di Musetti – si sono scontrati in oltre tre ore di scambi spettacolari. Un duello “a tutto campo”, tra tocco e potenza, rotazioni e fendenti, in cui l’italiano ha saputo portare Rune esattamente dove voleva.

Il primo set ha dato subito il tono alla sfida. Musetti ha iniziato col piede giusto, strappando il servizio a Rune in apertura con una combinazione letale di dritti carichi e smorzate ben piazzate. Il danese ha reagito con forza, mostrando grande coraggio a rete e solidità nei momenti chiave. Ma è stato Musetti a chiudere in volata, 7-5, gestendo al meglio le fasi cruciali del parziale e rispondendo colpo su colpo alle accelerazioni del rivale.

Il secondo set ha visto invece un Rune in versione deluxe: aggressivo, preciso, martellante col dritto, ha dominato i punti cruciali e approfittato di qualche indecisione dell’azzurro. Musetti, però, non si è disunito. Ha assorbito l’urto, imparato dal parziale perso 3-6, e nel terzo set ha risposto con una reazione da campione.

Dopo un break immediato grazie a una risposta fulminante di rovescio, Lorenzo ha alzato il livello in modo impressionante. Il servizio ha iniziato a funzionare meglio, il dritto – il colpo probabilmente più incisivo della serata – ha prodotto fendenti imprendibili, e ogni scelta tattica si è rivelata azzeccata. Rune ha tentato il tutto per tutto, ma è stato Musetti a chiudere 6-3 con uno scambio da applausi, chiuso con un colpo in contropiede da vero stratega.

Superiorità fisica, mentale e tecnica

Nel quarto set non c’è stata più partita. Musetti ha continuato a salire di livello, mentre Rune ha progressivamente perso certezze e intensità. “Muso”, come lo chiamano amici e tifosi, ha dominato in risposta, costretto l’avversario all’errore e chiuso il match con un ace sul 6-2. Una prestazione completa: dalle accelerazioni improvvise che spolveravano le righe, alle difese di rovescio in back che facevano impazzire Rune, passando per l’abilità di lettura degli spazi, come un giocatore di scacchi che muove con il fioretto e colpisce con la spada.

Rune non ha demeritato: anzi, in alcuni frangenti ha giocato da fuoriclasse, attaccando senza tregua e reggendo bene lo scontro fisico. Ma ha pagato la discontinuità, i tanti errori non forzati nei momenti chiave e l’incapacità di trovare contromisure efficaci contro la continua variazione di Musetti. “Ha perso perché Lorenzo è stato superiore, con più qualità e continuità”, sintetizza bene una delle analisi tecniche post-partita.

Verso i quarti: sfida a Tiafoe

Con questa vittoria, Musetti conferma la sua imbattibilità al Roland Garros contro avversari fuori dalla top 5. L’ostacolo dei quarti si chiama ora Frances Tiafoe, giocatore esplosivo e imprevedibile, già affrontato cinque volte da Musetti, con due vittorie azzurre, una delle quali proprio su terra battuta a Roma nel 2023. Sarà un altro esame impegnativo, ma con questo Musetti, lucido, in fiducia e in grande condizione fisica, tutto è possibile.

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