Un gesto di frustrazione che ha fatto discutere
Durante il combattuto quarto di finale del Roland Garros tra Lorenzo Musetti e Frances Tiafoe, un episodio ha catturato l’attenzione tanto quanto il gioco espresso in campo. Nel corso del terzo set, probabilmente spinto dalla tensione del momento e da un po’ di frustrazione, il tennista italiano ha calciato una pallina verso i teloni a fondo campo. La traiettoria, però, si è rivelata sfortunata: la pallina ha colpito, seppur in modo lieve e involontario, una giudice di linea.
L’arbitra di sedia è intervenuta subito, decidendo di infliggere a Musetti un semplice warning, il richiamo ufficiale ma meno grave nel regolamento tennistico. A differenza di quanto accadde a Novak Djokovic nel 2020 agli US Open – squalificato per un episodio molto simile – l’italiano ha potuto proseguire il match.
Il paragone con Djokovic e la reazione dei fan
Il web non ha tardato a reagire. Sui social, in particolare su X (ex Twitter), sono comparsi numerosi commenti che mettono a confronto la dinamica con quella che costò la squalifica a Djokovic. In molti hanno evidenziato come, se si guarda esclusivamente al gesto – un colpo involontario che colpisce un giudice – la differenza tra i due casi sembri minima, se non per il mezzo usato (il piede nel caso di Musetti, la racchetta per Djokovic). In rete è stato persino diffuso un video che mostra in parallelo le due situazioni.
L’episodio ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla coerenza nei provvedimenti arbitrali nel tennis. Se Djokovic fu estromesso immediatamente dal torneo americano, Musetti ha ricevuto solo un richiamo e ha potuto continuare il match, che ha poi vinto con merito, guadagnandosi l’accesso alla semifinale contro il vincente tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul.
La posizione di Tiafoe: “Niente di cui parlare”
A margine del match, è stato lo stesso Frances Tiafoe, avversario di Musetti in campo, a offrire un punto di vista disteso sulla questione. In conferenza stampa, quando gli è stato chiesto se secondo lui Musetti meritasse la squalifica, l’americano ha risposto con tono ironico: “Ha colpito la giudice di linea e non è successo niente. È divertente. Non è successo niente, quindi immagino non ci sia nulla di cui parlare”. Una frase che, pur senza entrare direttamente nella polemica, lascia trasparire un certo stupore per la decisione arbitrale.
Tiafoe ha poi preferito concentrarsi sull’aspetto tecnico del match, riconoscendo i meriti dell’italiano: “Lorenzo ha giocato in maniera incredibile in difesa. C’era molto vento e le condizioni erano davvero difficili”. Nonostante la delusione per la sconfitta, ha manifestato l’intenzione di imparare da questa esperienza e prepararsi al meglio per i prossimi tornei estivi: Queen’s, Wimbledon e i grandi appuntamenti nordamericani.
Un precedente che farà discutere ancora
L’episodio che ha coinvolto Musetti riapre inevitabilmente una questione più ampia, quella dei criteri con cui vengono prese decisioni potenzialmente decisive nei grandi tornei. L’assenza di un protocollo chiaro in questi casi sembra lasciare troppo spazio all’interpretazione, generando malcontento e dubbi tra tifosi, addetti ai lavori e giocatori.
Per Musetti, l’episodio non ha compromesso il cammino al Roland Garros. Ma il dibattito sul trattamento riservato ai diversi protagonisti del circuito rimane aperto e, con ogni probabilità, continuerà ad alimentare discussioni nei prossimi giorni.