Rafael Nadal lascia un’eredità tennistica non facile da ribadire 

Autore: Jb Autissier / Panoramic/ Insidefoto 
| 
Ringraziamenti: Jb Autissier / Panoramic/ Insidefoto
Copyright: Jb Autissier / Panoramic/ Insidefoto

Il 25 maggio scorso il tributo a Rafael Nadal dopo il suo ritiro dal tennis professionistico ha segnato la fine di un’era che porta con sé una pesante eredità, una carriera sulla terra battuta come la sua non si ripeterà facilmente. 

I numeri in carriera dell’ex tennista spagnolo 

Rafael Nadal ha debuttato al Roland Garros nel 2005 all’età di 18 anni, come ha affermato lui stesso all’inizio del suo discorso nel giorno del tributo a lui dedicato. 

Di lì a poco ne avrebbe compiuto 19 e due giorni dopo il suo compleanno vinse il suo primo Slam in terra di Francia. 

All’inizio della sua carriera l’odierna Leggenda del gioco con racchetta e pallina si presentava al pubblico con un look molto giovanile: maglietta smanicata  e pinocchietti, a corredo di una potente prestanza fisica evidenziava i suoi bicipiti sempre in vista. 

All’epoca neanche lui poteva immaginare quello che avrebbe fatto in carriera, una carriera a dir poco sfolgorante che, prima sulla terra battuta e in seguito anche nelle altre superfici regalerà a lui e ai suoi tifosi memorabili vittorie. 

I risultati sono stati 92 titoli con 22 Slam vinti, ai quali si aggiungono 36 Master 1000, un oro olimpico nel singolare nel 2008 e un altro nel doppio in coppia con Marc Lopez ai giochi del 2016

Nel suo palmarès figurano anche 23 ATP 500, 10 ATP 250, 5 Coppe Davis con la Spagna e 2 Laver Cup

Nello specifico, sulla superficie della terra battuta ha vinto 10 volte gli Internazionali d’Italia, 11 volte il Madrid Open e 14 volte lo Slam del Roland Garros, dove, dal 2005 al 2024 ha collezionato 112 vittorie e subito 4 sconfitte. 

Il significato della sua eredità tennistica

L’eredità tennistica di Rafael Nadal assume un peso ancora più evidente dopo il tributo sopra menzionato. 

La ciliegina sulla torta di quella magnifica serata che ha visto la riunione dei cosiddetti “big four” con l’arrivo al Court Philippe Chatrier di Roger Federer, Novak Djokovic ed Andrew Barron Murray, detto Andy, si ha nel momento nel quale il Presidente della Federazione Tennistica Francese Gills Moretton ha spazzato la terra del Campo Principale scoprendo una targa con su scritto Rafa Nadal e raffigurante l’impronta del piede del tennista, la Coppa del Moschettieri e il numero 14. 

Un momento molto emozionante con il nativo di Manacor in lacrime e spettatori favorevolmente colpiti dal gesto e dal significato di quella targa. 

Un significato univoco: “Rafael Nadal per sempre”, a conferma di un’autentica Leggenda. 

L’eredità tennistica di Rafael Nadal e il futuro 

A margine dell’evento e, forse anche prima, in molti si chiedono se il record dei 14 Slam vinti al Roland Garros da Rafael Nadal in futuro potrà essere eguagliato o addirittura superato.

Con la consapevolezza che l’avvenire non si può ipotecare e che nessuno ha una sfera magica per guardarci dentro e sapere che cosa accadrà nel futuro del tennis, si potrebbero azzardare delle ipotesi. 

Attualmente i giocatori che per primi vengono alla mente in relazione a un’impresa del genere sono il numero 1 al mondo Jannik Sinner e il numero 2 Carlos Alcaraz

Interpellati, i due tennisti hanno affermato di non riuscire neanche a immaginare di potere vincere lo Slam parigino un così elevato numero di volte. 

Se si fanno due conti, Jannik Sinner per potere riuscire nell’intento, avendo quasi 24 anni dovrebbe essere in attività tra 14 anni, quando ne avrebbe quasi 38 e dovrebbe iniziare a vincere da quest’anno.

Un po’ più di chances potrebbe avere Carlos Alcaraz che di anni ne ha appena compiuto 22, se tra 14 anni dovesse essere nel circuito ne avrebbe 36 e ha al suo attivo la vittoria dello scorso anno. 

Lo stesso Rafael Nadal interpellato sulla questione nella conferenza stampa post tributo ha dichiarato: 

“Credo davvero che sia qualcosa di non impossibile da replicare. Non mi considero qualcuno di molto, molto speciale e se ce l’ho fatta io credo che un altro un giorno arriverà e raggiungerà lo stesso obiettivo. Chiaramente bisogna considerare che molte cose devono venire a tuo favore perché questo si realizzi, perché serve una carriera lunga, non contraddistinta da molti infortuni, anche se anche io qualcuno l’ho dovuto fronteggiare. Mi sono ritirato in questo torneo una volta nel 2016, ed è stato l’anno nel quale ho avuto le mie occasioni. Bisogna mettere in conto che si possono avere infortuni, si possono anche avere giornate no… Serve un po’ di fortuna, inevitabilmente. Ma vincere 14 titoli Slam nello stesso posto, qui al Roland Garros, è possibile. Ma ci vorrà del tempo, almeno 30 anni spero…” 

In sintesi, sembra un’impresa impossibile e allo stesso tempo non irrealizzabile. 

Potrebbe interessarti anche...

NEWS

PIù POPOLARI

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato

Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito. Consenti gli annunci sul nostro sito.