Un cerchio che si chiude, con le stesse mani che l’hanno tracciato. Domenica 25 maggio, sul Philippe-Chatrier di Parigi, il campo che ha reso immortale il suo nome, Rafael Nadal riceverà l’omaggio più sentito della sua carriera. Non un semplice saluto, ma un ritorno simbolico nel tempio dove ha scritto la storia, circondato dai rivali di sempre: Roger Federer, Novak Djokovic e Andy Murray.
Per anni si sono sfidati, battuti e rispettati. Hanno trasformato il tennis in arte, elevandolo a livelli inimmaginabili. Domenica, i Fab Four saranno di nuovo insieme, ma non per contendersi un trofeo: saranno lì per celebrare uno di loro. Dopo l’annuncio dello scorso aprile da parte della direttrice del Roland Garros Amélie Mauresmo, il momento è finalmente arrivato. L’omaggio a Nadal si terrà al termine della sessione diurna (tra le 18:30 e le 19:00) del primo giorno di torneo, proprio sullo Chatrier, dove Rafa ha perso solo quattro partite in carriera e vinto 14 titoli del Roland Garros.
“Sarà un momento molto speciale e molto emozionante per tutti”, ha dichiarato Novak Djokovic, che ha annunciato la sua presenza accanto a Federer e Murray. Nole ha anche ammesso quanto l’assenza di Nadal lo abbia segnato: “Una parte di me se n’è andata con lui ed è stata dura ritrovare la motivazione”. Parole che raccontano l’impatto profondo che questa rivalità ha avuto sul tennis e sugli stessi protagonisti.
Nadal: “Non amo i tributi, ma questo è speciale”
Il maiorchino ha accettato l’omaggio con la sobrietà che da sempre lo contraddistingue. “Non sono uno che ama i tributi, ma il Roland Garros è ovviamente il torneo più importante della mia carriera”, ha spiegato, sottolineando come questo momento sia stato pianificato da tempo, in attesa che diventasse definitivo il suo addio. L’anno scorso, dopo una sfortunata uscita al primo turno contro Alexander Zverev, Nadal aveva lasciato il torneo senza certezze. Oggi, con il ritiro ufficiale annunciato a Malaga durante la Coppa Davis, è tempo di voltare pagina, ma senza dimenticare.
Mauresmo ha voluto che fosse un omaggio “semplice, autentico e vero”, come Rafa stesso. “Vincere 14 volte qui è un legame unico. Vogliamo che questa celebrazione sia speciale, una sorpresa per tutti”, ha affermato la direttrice, lasciando intuire che non mancheranno emozioni e colpi di scena durante la cerimonia.
L’intero Roland Garros 2025, inclusa la cerimonia in onore di Nadal, sarà trasmesso in diretta esclusiva su Eurosport e Discovery+. Per gli appassionati, sarà l’occasione di rivedere insieme i quattro giganti del tennis, uniti non più dalla rivalità, ma dal rispetto reciproco e dalla consapevolezza di aver vissuto un’epoca irripetibile.
Nadal lascia il tennis con 22 titoli Slam, ma è il suo rapporto viscerale con Parigi a definire il suo mito. Djokovic, l’unico dei Fab Four ancora in attività, ha recentemente vinto il suo 100° match ATP in Svizzera e ha voluto condividere il momento con chi ha reso grande la sua carriera. “Cosa faccio ora che Rafa si è fermato?”, si è chiesto Nole. Anche la scelta di Andy Murray come allenatore, sebbene non fruttuosa in termini di risultati, è stata un tentativo di ritrovare quell’adrenalina perduta.
La verità è che, come ha detto lo stesso Djokovic, “i Fab Four sono stati un ingranaggio perfetto”. Senza uno di loro, il tennis degli ultimi vent’anni non sarebbe stato lo stesso. E domenica, su quel campo che Nadal ha dominato come nessun altro, il mondo potrà dirgli grazie.
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