Non l’avremmo mai detto, e forse, non ci credeva neanche lui. Albert Ramos-Vinolas invece è nei quarti di finale del Roland Garros 2016, nei quartieri alti del tennis mondiale, nella seconda settimana dello Slam che per un giocatore spagnolo, cresciuto a pane e terra rossa, è sicuramente quello più ambito. Ramos mi ricorda quegli alunni che a scuola fanno sempre il loro compitino, sono sempre preparati, ma non raccolgono mai risultati di eccellenza, senza però mai sfigurare, Promossi con la media del 7, senza acuti. Però, sempre quel tipo di alunni nei giorni in cui il primo della classe, magari un po’ ribelle, si presenta all’interrogazione impreparato perché confidava nel suo genio, ecco che sono pronti a correggerlo, a ricordare a tutti che il lavoro quotidiano paga, sempre, prima o poi.
BELLA VITTORIA – Oggi il suo compito era proibitivo, non certo impossibile. Il canadese Milos Raonic è un avversario tosto, ma su questa terra rossa impantanata dalle piogge che caratterizzano questa primavera parigina tutto era possibile. La scelta tattica del favorito è stata sicuramente nefasta: palleggiare da fondo e cercare di sfondare la resistenza di Ramos con il dritto, di forza. Puntando poco sul servizio, il canadese ha invece fatto il gioco del suo avversario, che ha svolto il suo compito, di contro, con magistrale precisione. Palleggio arrotato, alto sulla rete, senza sbagliare, cercando di muovere il canadese quel tanto che basta per procurarsi il punto attraverso lo scarso equilibrio del ben più quotato avversario.
ORA WAWRINKA – La classe operaia va in paradiso, insomma. Nativo di Barcellona, Ramos ha svolto una onesta carriera di singolarista, basculando attorno attorno alle posizione n. 38, suo best ranking datato 4 anni fa e oggi in via di ritocco. Un giocatore che batte sempre gli avversari alla sua portata così come regolarmente perde da quelli più forti. Senza impensierirli, per altro: citofonare Wawrinka a Ginevra la settimana scorsa, che gli ha lasciato due games in meno di un’ora di gioco. Già, Wawrinka, il prossimo avversario di Ramos. Questa volta sul centrale del Roland Garros, un palcoscenico piuttosto inusuale per lo spagnolo durante la settimana decisiva del Roland Garros. Ma i sogni sono fatti proprio di questa materia, ovvero l’impronosticabile, ed è per questo che il tennis ci piace così tanto.
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