Les jeux sont faits, per dirla nella lingua del prestigioso torneo parigino. I giochi sono fatti, o quasi, il penultimo atto separa dalla finale dello Slam in terra battuta che si svolge ogni anno tra la fine di maggio e gli inizi di giugno, nel complesso del Roland Garros, vicino a le bois de boulogne e a le Parc des Princes.
Esordi ed emozioni
Lo Slam in terra di Francia quest’anno ha aperto i battenti il 25 maggio ed è stata subito emozione. La sera di quel giorno di primavera inoltrata è stata contrassegnata dalla celebrazione sul Court Philippe Chatrier di colui che su quella terra ha lasciato il segno, vincendo 14 volte dal 2005 al 2022.
Stiamo parlando del Campione spagnolo Rafael Nadal al quale, sul Campo Centrale è stata dedicata una targa raffigurante la sua impronta e le volte che ha vinto. Il modo migliore per affermare la sua indiscutibile supremazia e le sue indimenticabili e indelebili prestazioni. Archiviate le celebrazioni si è arrivati alla gara vera e propria.
Subito in campo i primi della classe Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e di seguito Novak Djokovic. Non è di sicuro un caso che tre quarti di coloro che si giocheranno le semifinali abbiano il loro nome. Il nome mancante appartiene a un altro italiano, Lorenzo Musetti, un giocatore in crescendo che sulla terra battuta ha dimostrato di fare la differenza, ne costituisce un concreto esempio la medaglia di bronzo conquistata lo scorso anno alle Olimpiadi e, neanche a dirlo, sull’argilla del Philippe Chatrier.
Statistiche, pronostici e auspici
Gli incontri di semifinale vedranno affrontarsi per un posto nella finale di domenica, da una parte Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti e dall’altra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Per gli azzurri il penultimo atto del Roland Garros ha il sapore di record. Non accadeva dal 1960 che due italiani arrivassero in semifinale nello stesso Slam.
In quella occasione i protagonisti furono Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola. Sempre statistiche alla mano un italiano non si aggiudica lo Slam francese dal 1976, quando vinse Adriano Panatta. Da parte Spagnola, Carlos Alcaraz difende il titolo conquistato lo scorso anno. Da parte serba, la più recente vittoria di Novak Djokovic risale al 2023. I pronostici danno per favorito il nativo di Murcia che, secondo diversi addetti ai lavori sulla terra battuta, ha più chances rispetto al numero 1 del mondo Jannik Sinner.
Lorenzo Musetti viene considerato una specie di outsider, anche se in realtà non lo è, avendo di recente raggiunto la top 10 della classifica ATP. A Novak Djokovic non viene dato molto credito, in primo luogo per via dell’età, considerando che il serbo ha 38 anni, che però, forse non rappresentano un vantaggio per gli avversari, viste le recenti performances. Nell’incontro dei quarti contro Alexander Zverev, il nativo di Belgrado, si è aggiudicato uno scambio dopo 41 colpi e ha recuperato molto bene la fatica.
Gli auspici si orientano verso il desiderio dei più, di vedere degli incontri all’insegna della competitività e del bel gioco del tennis. Il risultato degli stessi dipenderà dal tipo di prestazione che ciascuno dei protagonisti riuscirà a dare in campo, tenendo sempre presente che ogni partita ha le sue caratteristiche e a priori non si può indicare con assoluta sicurezza chi potrà vincere e approdare in finale con l’intento di aggiudicarsi la desiderata e ambita Coppa dei Moschettieri.