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Roland Garros: le dichiarazioni post match di Berrettini e Cecchinato

Una buonissima prestazione, oggi, quella di Matteo Berrettini contro Dominic Thiem. Il ventiduenne romano è riuscito ad impegnare il campione austriaco, attuale numero 2 su terra, nei primi due set, riuscendo a vincere il secondo al tie-break e comunque non sfigurando nemmeno nella terza e quarta frazione.

E’ giusto non essere troppo felici dopo una sconfitta, però sento di aver giocato un gran match e di aver venduto cara la pelle.” Queste le prime parole a caldo di Matteo in conferenza stampa. “Ho avuto delle occasioni dato che ero avanti di un break nel primo set, ho vinto il secondo e nel terzo sono stato 0-40. Ci sono stati dei momenti per far girare il match dalla mia parte, ma penso di aver giocato un buon torneo. Nulla da perdere oggi? Io non sono entrato in campo con questa idea –ha proseguito la giovane promessa italiana– non è l’idea con cui entro in campo e non è neanche l’idea giusta per vincere la partita, perché se io sono qui è per vincere le partite. Sapevo che potevo dargli fastidio e secondo me si è visto. Poi è ovvio che quando si va a giocare con avversari del genere si ha la sensazione che per vincere bisogna fare qualcosina in più. Ho avvertito la sensazione che ho avuto con Zverev a Roma. La cosa positiva è che ogni torneo e ogni partita mi stanno servendo tanto, per me sono tutte prime esperienze e le sto affrontando con la mentalità giustaTi senti migliorato rispetto all’inizio di questo torneo? Vado via da Parigi con la consapevolezza di essere salito ancora di livello, sperando che al prossimo Roland Garros possa guardare ancora più avanti. In diverse fasi di gioco sono stato alla pari con Thiem; sul 3-3 del terzo set lui ha alzato molto il livello ed ha cambiato marcia. Io non sono stato in grado di reggere quel ritmo, ma sento che posso arrivarci. Quali saranno i tuoi prossimi impegni? Adesso giocherò sull’erba, ho giocato a Wimbledon Junior quattro anni fa. Mi piaceva, adesso vedremo e sono fiducioso perché con le caratteristiche che ho posso fare male ovunque, posso essere competitivo in tutte le superfici ” 

Anche Marco Cecchinato ha portato in alto i colori italiani, grazie alla splendida vittoria su Pablo Carreño-Busta. L’ottimo momento del tennista parlemitano, iniziato con la vittoria dell’ATP di Budapest, è ossigeno per un tennis maschile che sembrava al capolinea, dopo Fognini e Seppi. Invece la speranza di un futuro tricolore c’è ed è tangibile. “Sono un Cecchinato nuovo e determinato. Sentivo di poter vincere anche se giocavo contro un grandissimo giocatore. Ad un certo punto ho sentito dire, rivolto al suo angolo, che non sapeva più come fare il punto. E’ una grandissima soddisfazione. -Inizia così, sui generis, la conferenza del Ceck Gli ottavi slam sono una  cosa incredibile, non ho ancora pensato a come investire i soldi del premio. Speriamo non sia finita qui, ma un regalo a Peki (soprannome della fidanzata Gaia) mi toccherà farlo”. La soddisfazione di Marco è evidente e trasuda di gioia mista ad incredulità, per l’ottima prestazione fornita –Il servizio è il colpo nel quale sono maggiormente migliorato. Mi sento molto completo adesso, ma nei momenti di difficoltà so che posso contare su questo fondamentale. Anche quando ero un set e un break sotto sentivo di essere ancora in partita. Mi incitavo, ero positivo”. Il tuo prossimo avversario sarà uno tra Monfils e Goffin. Chi preferiresti tra i due? “Non mi chiedete di scegliere chi sia meglio, ma entrerò in campo convinto di potercela fare”. A questo punto, per il “nuovo” Cecchinato nulla è precluso. Non solo è un giocatore rinato dopo i noti problemi per la vicenda scommesse, ma rinvigorito e rassicurato, rafforzato dalla consapevolezza che al meglio della condizione può vincere e soprattutto deve essere battuto. Sulla questione scommesse, toccata dai giornalisti, si rabbuia un attimo e perde, per qualche istante, l’istintiva gioia iniziale “Non mi va più parlare di quella storia. Ho sofferto molto ma è una cosa che appartiene al passato e della quale non voglio più sentire parlare”. 

Riguardo alla prestazione di Matteo Berrettini si esprime, con grande ammirazione, anche il vincitore Dominic Thiem: “Mi aspettavo un match duro, e così è stato. Lui è molto pericoloso, ha un gran servizio e un grande dritto. E’ stata un bella partita per entrambi, sono sicuro che Matteo avrà un gran futuro”. E l’austriaco non è il solo a coltivare tale speranza.

Giuliana Cau

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