Roland Garros: Nadal approda ai quarti. Schwartzman batte Anderson in rimonta

Rafael Nadal ha sconfitto Maximilian Marterer in tre set e si è aggiudicato il passaggio ai quarti di finale dello Slam parigino. Ad attenderlo ci sarà Diego Schwartzman, il quale, nella sfida che l'ha visto opposto a Kevin Anderson, è riuscito a rimontare da una situazione disperata, sotto di due set ceduti nettamente e sul punteggio di 5-4 al terzo, con il sudafricano che si apprestava a servire per il match.

La cronaca della gara tra Rafael Nadal e Maximilian Marterer:

PRIMO SET – In avvio di gara il giovane tedesco ha compiuto una serie di giocate decisamente offensive, eseguite spesso con un temibile diritto mancino, che gli hanno permesso di aggiudicarsi diversi duelli da fondo campo e di portarsi rapidamente sul 2-0, con un break di vantaggio. Nadal, dapprima, è rimasto spiazzato dall’atteggiamento disinvolto del suo avversario, poi è stato in grado di prendergli le misure e di sovrastarlo in ogni aspetto del gioco: lo spagnolo ha realizzato una sequenza di cinque game vinti di fila. Al settimo gioco, Marterer ha interrotto la striscia positiva di Rafa, conservando il game di battuta. Ma si è dovuto arrendere nel gioco successivo, cedendo il set per 6-3.

SECONDO SET – Nadal ha insistito a mettere sotto pressione l’ avversario anche in avvio di secondo parziale. Nel game di apertura, a seguito di ripetute accelerazioni di risposta al servizio di Marterer, si è guadagnato prepotentemente il break. Nelle fasi successive, il tedesco non ha saputo arginare l’aggressività dello spagnolo, andando spesso fuori ritmo e non riuscendo neppure a compiere delle normali azioni di contenimento. Nonostante abbia potuto contare su di una potente ed efficacie prima di servizio, che in molte circostanze gli ha consentito di conservare la battuta e di non lasciar scappare lo spagnolo, al settimo gioco ha concesso il secondo break della frazione, grazie a cui Nadal ha potuto chiudere il set per 6-2.

TERZO SET –  La terza partita si è distinta per un andamento più equilibrato rispetto alle due precedenti. Marterer, come in avvio di gara, ha cercato di scongiurare la possibilità che Nadal potesse prendere l’iniziativa, attraverso l’ esecuzione ripetuta di colpi rapidi, precisi e profondi. Il piglio spavaldo di Marterer ha portato i suoi frutti, in quanto è stato capace di avvantaggiarsi un break al terzo gioco e di raggiungere il punteggio di 3-1. Ma la reazione dello spagnolo non si è fatta attendere: già al quinto game ha conquistato il contro break e poi ha ripreso l’avversario sul 3-3. La partita è proseguita in maniera bilanciata e si è decisa al tie break. Sebbene Marterer abbia continuato a battersi con una discreta intensità, Nadal non gli ha concesso praticamente nulla, chiudendo per 7-4.

Le altre partite:

[11]D.Schwartzman b. [6]K.Anderson 1-6 2-6 7-5 7-6(0) 6-2

L’inizio della gara si è distinto per la fragilità di entrambi i giocatori nel condurre i propri turni di battuta: nei primi quattro game ci sono stati addirittura tre break, due favorevoli ad Anderson ed uno all’argentino. Nella fasi successive del set, tuttavia, il tennista sudafricano ha trovato maggiore continuità al servizio, a differenza di Schwartzman che ha persistito in una condizione di precarietà, facendo registrare una percentuale di prime palle attorno al 40%. L’argentino, peraltro, non è risultato particolarmente consistente anche all’interno degli scambi, dove non è quasi mai riuscito a prendere l’iniziativa e dove ha sofferto oltremodo la violenza dei colpi eseguiti da Anderson. Quest’ultimo, in conclusione, si è aggiudicato il parziale in modo perentorio per 6-1. La seconda partita è proseguita sulla falsariga della precedente: Anderson ha imperversato nei duelli da fondo campo, soprattutto in occasione nei game di risposta, portandosi velocemente sul 5-1, con due break di vantaggio. Il tennista argentino ha conservato la battuta al settimo game, ma ha ceduto la frazione per 6-2. La terza frazione ha visto finalmente Schwartzman salire  di ritmo, risultando più efficacie nelle fasi di palleggio. Di conseguenza, il confronto per la prima volta ha avuto uno svolgimento equilibrato, Sebbene Anderson abbia dimostrato ancora di avere qualcosa in più, soprattutto in termini di incisività all’interno degli scambi. Il sudafricano al settimo gioco si è avvantaggiato di un break, che gli ha permesso di servire per il match sul 5-4. Tuttavia, in modo del tutto inaspettato, Schwartzman ha approfittato di una serie di incertezza dell’avversario e lo ha costretto a cedergli il contro break. L’argentino si è poi portato sul 6-5. Anderson, a quel punto, ha accusato il colpo dal punto di vista mentale, non riuscendo più ad esprimersi con la necessaria lucidità e regalando, infine, il break decisivo ed il set per 7-5 all’avversario. La quarta frazione ha avuto lo stesso andamento della precedente: dopo un avvio altalenante, nel quale entrambi hanno concesso la battuta nei primi due giochi, Anderson ha allungato con il punteggio, in ragione di un break strappato al terzo gioco. Ma proprio sul 5-4, quando avrebbe potuto chiudere il match con il proprio servizio, ha finito per perdere il break a zero. Infine, nel tie break conseguente, ha subito un parziale di sette punti di fila, consegnando il set del pareggio all’argentino. La quinta partita è iniziata in maniera assolutamente imprevedibile, addirittura con cinque break, tre in favore di Schwartzman. Anderson è sembrato in balia degli eventi, rivelando si aver perso ogni tipo di riferimento sotto il profilo tattico. In particolare, ha azzardato delle azioni prive di consistenza, dove si è ripetutamente scoperto ai contrattacchi dell’avversario, il quale, pur non brillando, ha potuto approfittare dei tanti errori commessi dal sudafricano e addirittura di avvantaggiarsi ulteriormente con un break al settimo. Infine, ha completato la rimonta vincendo il parziale per 6-2

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