ROLAND GARROS

Roland Garros: origini, vicende e aneddoti legati allo Slam parigino

Il torneo, inaugurato nel 1891, ha visto all’inizio come protagonisti i tennisti francesi, crescendo rapidamente sino diventare un palcoscenico internazionale. La sua trasformazione in Grande Slam avvenne nel 1925, con l’apertura ai giocatori professionisti. Da quel momento, il Roland Garros è diventato un autentico simbolo di eccellenza nel mondo del tennis. 

Noto anche come Open di Francia, si svolge con cadenza annuale a cavallo tra maggio e giugno. Quest’anno aprirà i battenti il 25 maggio e calerà il sipario l’8 giugno

Perché il torneo viene denominato Roland Garros?

Roland Garros  era un aviatore pioniere francese e un appassionato tennista nato nel 1888Fu uno dei primi piloti ad effettuare voli transcontinentali e, durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1918, il suo aereo fu abbattuto in azione. 

Il suo coraggio e la sua passione per il tennis non sono stati dimenticati e il suo nome viene associato al gioco con racchetta e pallina perché la Federazione Francese di Tennis decise di onorare la sua memoria e il suo contributo allo sport denominando ufficialmente il torneo di tennis Internazionale di Francia che si teneva in quel periodo nel 1928 Roland Garros

L’atmosfera intorno all’evento e le sue Icone

Ogni anno il Roland Garros si caratterizza per l’atmosfera che si respira intorno all’evento. A Parigi arrivano tifosi che provengono da diverse parti del mondo per sostenere i loro beniamini, dando origine a un misto di lingue e culture diverse che rendono la manifestazione sempre più attraente. Gli addetti ai lavori pongono in essere i loro maggiori sforzi per fare in modo che l’evento sia accessibile a chiunque, e lo fanno attraverso iniziative di inclusione sociale e attività rivolte alle famiglie, contribuendo a fornire loro un’esperienza a dir poco fantastica, dando al torneo un’impronta indimenticabile. 

L’attenzione di coloro che si recano nella città francese per seguire gli incontri viene catturata dal profumo delle baguette e dei croissant emanata dai chioschi presenti in loco e la  cerimonia di premiazione, con il trofeo simbolo del torneo, rappresenta il culmine di un percorso irto di sacrifici e dedizione.Negli anni, il Roland Garros ha visto emergere Leggende del tennis. 

Il tennista più celebre al quale sia associa lo Slam in questione è lo spagnolo Rafael Nadal, conosciuto come “il Re della terra battuta”, che ha conquistato il titolo 14 volte, un record quasi impossibile da eguagliare. Il nativo di Manacor, ritiratosi dal tennis professionistico lo scorso novembre, nell’imminente edizione verrà ufficialmente celebrato con una serata nella quale verrà ripercorsa la sua memorabile carriera parigina che si terrà il giorno dell’inaugurazione prima dell’inizio degli incontri serali.

Al femminile, la grande tennista cecoslovacca Martina Navratilova e la talentuosa tennista tedesca Steffi Graf hanno lasciato un’impronta indelebile nel prestigioso torneo. Ogni edizione regala vicende e sorprese diverse. L’emergere di giovani talenti, tra i quali il numero 1 al mondo Jannik Sinner, il numero 2 Carlos Alcaraz passando per il numero 3 Alexander Zverev, l’inossidabile Novak Djokovic  e, non ultimo, un altro italiano che risponde al nome di Lorenzo Musetti, appena entrato a far parte della top 10 dei migliori tennisti dell’ATP Ranking, rappresenta un ottimo auspicio per il presente e per il futuro. 

Informazioni e aneddoti relativi al Roland Garros

Al vincitore dello Slam viene consegnato un trofeo denominato “Coppa dei Moschettieri”. Che cosa c’entrano i Moschettieri? Hanno qualche attinenza con i famosi Atos, Portos, Aramis e D’Artagnan del celebre romanzo di Alessandro Dumas

In realtà No, qui i cosiddetti Moschettieri sono altri. Non sono spadaccini ma tennisti che hanno avuto un ruolo importante in Francia, i loro nomi sono: Hean Borotra, Jacques Brugnon, Hanri cochet e René Lacoste. Se i primi tre cognomi non dicono molto, il quarto fa venire in mente il celebre marchio di abbigliamento. 

Avranno qualcosa in comune? 

In realtà hanno molto in comune, René Lacoste era l’imprenditore che ha creato l’azienda di abbigliamento Lacoste ed era anche un grande tennista. Tra gli anni ‘20 e gli anni ‘30 i quattro signori sopra menzionati, hanno vinto insieme 19 Slam in singolare, 23 nel doppio e 6 titoli consecutivi in Coppa Davis. Appurato questo è presto spiegato il motivo per il quale è stato dedicato a loro il trofeo del Roland Garros

Il 2004 viene ricordato come l’anno nel quale fu disputata la partita più lunga di sempre sulla superficie della terra battuta. Fabrice Santoro, detto “Il Mago senza età” e Arnaud Clément diedero seguito alla battaglia più lunga di sempre del torneo parigino: 6 ore e 33 minuti in 5 set, in più, il match fu disputato su due giorni a causa della pioggia. Se lo aggiudicò Santoro.

Questa però non è la partita più lunga di sempre da quando esiste il tennis. Il primato appartiene a Wimbledon, nello specifico a John Isner e Nicolas Mahut che nel 2010, tra il 22 e il 24 giugno, cominciarono e finirono un’impresa durata 11 ore e 5 minutiEbbe la meglio Isner al quinto set aggiudicandosi un’estenuante sfida al tiebreak per 70 a 68In relazione agli aneddoti dei quali si ha conoscenza, uno vede come protagonisti il giocatore serbo Novak Djokovic e un raccattapalle. 

In una partita del 2014 pioveva e Nole invitò uno dei raccattapalle con un ombrello a sedersi con lui. Scambiò l’ombrello del ragazzo con la sua racchetta, gli offrì una bottiglia di acqua frizzante e finirono anche per brindare. Un gesto carino che ha suscitò l’ovazione e le risate del pubblico. Un aneddoto più recente e di diversa natura legato al Roland Garros lo posso raccontare in prima persona. Risale allo scorso anno, quando una nota testata nazionale pubblicò un articolo scriveva: Rafael Nadal è a ParigiLa direzione del torneo gli ha affidato il Campo Centrale per giocare una partita di allenamento contro  Philippe Chatrier”. Giocare con Philippe ChatrierRicordo che lessi la frase più volte pensando di non afferrare il senso, oppure che mi sfuggisse qualcosa. 

In realtà non mi sfuggiva niente, lo scritto non lasciava spazio a interpretazioni. La realtà era un’altra. Philippe Chatrier è stato un tennista, giornalista e dirigente sportivo francese, presidente della Fédération française de tennis per 20 anni per 14 anni, che nacque a Crétail nel 1926 e morì a Dinard nel 2000.

Rafael Nadal come avrebbe potuto giocare nel 2024 un incontro di allenamento con lui? Anche i giornalisti, come si suol dire, possono prendere qualche abbaglio, e quello raccontato ne rappresenta uno. Il redattore in quella occasione fece un po’ di confusione. In realtà il Campo Centrale del torneo parigino si chiama Philippe Chatrier perché intitolato al sopra menzionato ex tennista e la direzione aveva assegnato a Rafael Nadal per allenarsi la pista in questione, che in francese si chiama Court Philippe Chatrier (Campo Philippe Chatrier). 

I motori del Roland Garros 2025 sono in fase di riscaldamento, non resta che invitare gli appassionati alla visione degli incontri con l’auspicio che siano ottimi match all’insegna della giusta competizione e della sportività.  

Alessandra Concas

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