Sinner riscrive la storia al Roland Garros: battuto Djokovic, ora la finale con Alcaraz

Jannik Sinner batte Novak Djokovic in tre set al Roland Garros e vola in finale contro Carlos Alcaraz. È la prima volta che un italiano raggiunge la finale a Parigi dopo 49 anni.
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Un trionfo che vale doppio

In una serata parigina che rimarrà impressa nella memoria del tennis italiano, Jannik Sinner ha battuto Novak Djokovic con il punteggio di 6-4, 7-5, 7-6(3), conquistando la sua prima finale al Roland Garros e la quarta in uno Slam, eguagliando il leggendario Nicola Pietrangeli. La vittoria assume un valore simbolico ancora più alto perché arriva contro un monumento del tennis: un Djokovic da 24 titoli Slam e 100 trofei complessivi, che nonostante un infortunio alla gamba sinistra ha combattuto con grinta e classe per oltre tre ore.

Con questo successo, Sinner diventa anche il primo italiano a raggiungere la finale del Roland Garros 49 anni dopo Adriano Panatta. Ma soprattutto, conferma il proprio dominio negli Slam, portando a 20 la sua striscia di vittorie consecutive nei Major: una serie che lo colloca tra i giganti dell’Era Open, al pari di John McEnroe.

Partita da campione, punto su punto

Sinner ha affrontato il match con intelligenza tattica e solidità mentale, mostrando la calma dei grandi. Nel primo set, ha perso solo tre punti al servizio e ha strappato il break nel quinto game, approfittando di un momento di incertezza di Djokovic. La sua prestazione è stata impeccabile: colpi profondi, ritmo serrato e un servizio che ha lasciato poche speranze al serbo.

Nel secondo set la sfida si è fatta più accesa. Djokovic ha provato ad alzare il livello, spingendo con il dritto e tentando soluzioni ardite come le palle corte, ma Sinner è rimasto freddo. Ha salvato momenti delicati con coraggio – come sul 5-5, quando ha gestito con maestria un game chiave, chiuso con una prima vincente. “Un urlo liberatorio”, come descritto da chi era in tribuna, ha segnato il momento in cui Sinner ha fatto capire che non avrebbe mollato nulla.

Nel terzo set è arrivato il vero capolavoro. Dopo aver annullato tre set point sul 4-5, Sinner ha portato il match al tie-break, dove ha fatto valere la propria superiorità fisica e mentale. Djokovic, pur combattendo come sempre, ha mostrato segni di cedimento, sbagliando uno smash e affondando in rete il colpo che ha consegnato il match all’italiano. 7-3 nel tie-break, e via verso la finale con il pugno alzato e la testa alta.

Una finale da sogno contro Alcaraz

Domenica sarà Sinner-Alcaraz, la finale che tutti aspettavano: la prima in uno Slam tra due giocatori nati negli anni 2000. Il bilancio degli scontri diretti sorride allo spagnolo (8-4), che ha vinto gli ultimi quattro confronti, ma mai come questa volta l’equilibrio sembra reale. Entrambi imbattuti nelle finali Slam (Sinner 3-0, Alcaraz 4-0), entrambi affamati di gloria, entrambi numero uno e due del mondo.

Sarà anche la prima finale Slam tra i primi due del ranking dal Wimbledon 2023. Ma soprattutto, sarà la definitiva consacrazione di una rivalità che potrebbe segnare la nuova epoca del tennis mondiale.

L’era dei giovani è cominciata

Con questa vittoria, Jannik Sinner non solo entra nel gotha del tennis mondiale, ma segna una frattura con il passato. Ha battuto il più forte, ha retto la pressione, ha dimostrato di essere pronto per comandare il futuro di questo sport. Ora, sotto il cielo di Parigi, lo attende Carlos Alcaraz: sarà sfida tra titani, ma chiunque vinca, il messaggio è chiaro. Il futuro è già qui.

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