La macchina perfetta contro il campione tormentato
Jannik Sinner approda agli ottavi del Roland Garros trascinando con sé l’aura di una superiorità assoluta che raramente si vede nel tennis moderno. L’altoatesino non ha ancora perso un set in questo torneo, dominando ogni avversario con una padronanza del gioco che sembra anticipare ogni mossa dell’avversario. La sua ultima prestazione contro Jiří Lehečka ha dell’incredibile: vittoria per 6-0, 6-1, 6-2 in poco più di due ore, concedendo appena tre game e mettendo fine al match ancora prima che iniziasse davvero.
“Considerando come ha giocato Jannik, il suo approccio alla partita e il modo in cui mi stava distruggendo praticamente in tutto ciò che accadeva in campo, penso che questi tre game siano stati un grande successo per me oggi”, ha ammesso il ceco nel post-partita, parole che fotografano perfettamente la situazione. I numeri confermano questo dominio: Sinner ha concesso solo 9 punti sul proprio servizio, ne ha vinti 45 in risposta e ha messo a segno 31 colpi vincenti contro appena 9 errori non forzati.
La costanza di un campione
Questa prestazione si inserisce in un percorso di continuità straordinaria. Sinner è l’unico giocatore ad aver raggiunto almeno gli ottavi di finale in ciascuno degli ultimi otto tornei del Grande Slam disputati da Wimbledon 2023, un’impresa che lo avvicina ai grandi del tennis moderno. La sua striscia di 17 vittorie consecutive negli Slam è un risultato che solo i ‘Big Three’ hanno migliorato in passato.
Il numero uno al mondo ha dimostrato questa superiorità anche di recente, schiacciando Casper Ruud per 6-0, 6-1 agli Internazionali d’Italia e concludendo la carriera di Richard Gasquet con un impietoso 6-3, 6-0, 6-4. Il suo tennis anticipa, domina e impone, costringendo l’avversario a rincorrere idee prima ancora che colpi.
Rublev: la ricerca di un equilibrio perduto
Dall’altra parte della rete si presenta Andrey Rublev, un campione che sta attraversando una delle fasi più complicate della sua carriera. Il russo ha vissuto momenti di profonda crisi personale, confessando durante l’Australian Open di aver attraversato periodi di depressione: “Mi odiavo per ogni errore. Mi facevo male da solo, non sapevo più perché giocassi a tennis. Ora sto meglio, mi sento libero da quella ansia folle”.
Il lavoro con Marat Safin sembra aver portato benefici. L’ex numero uno russo gli ha insegnato che “nessuna vittoria vale quanto la serenità” e che “se non riesco a godermi il tennis, non vale la pena farlo”. Ma i fantasmi del passato non sono del tutto svaniti: durante il torneo di Amburgo, dove ha perso in finale contro Flavio Cobolli, Rublev ha mostrato ancora segni di nervosismo estremo, colpendosi ripetutamente la racchetta sul ginocchio fino a procurarsi una ferita sanguinante.
Lo scontro dei precedenti
I nove confronti precedenti tra i due giocatori vedono Sinner in vantaggio per 6-3, ma la loro rivalità racconta una storia di crescita reciproca. Il primo incontro nel 2020 a Vienna fu vinto da Rublev per ritiro dell’italiano, allora diciannovenne. Nel 2022 al Roland Garros fu ancora Rublev ad avanzare, sempre per abbandono di Sinner nel terzo set a causa di un infortunio al ginocchio.
Negli ultimi anni, però, l’altoatesino ha consolidato la sua superiorità, vincendo 15 set contro i 7 di Rublev e soprattutto tutti e tre i tie-break disputati tra loro. Sinner ha imparato a limitare le accelerazioni del russo, a spezzarne il ritmo con variazioni e a imporgli un’inerzia psicologica che Rublev tende a subire.
La sfida tattica
Tatticamente sarà un confronto affascinante tra controllo e caos. Sinner cercherà di variare l’altezza della palla per uscire dal ritmo imposto dal russo, soprattutto sul rovescio in diagonale dove Rublev tende a irrigidirsi. Le rotazioni liftate e le aperture dello spazio saranno fondamentali per aprire il campo e poi colpire con il diritto.
Rublev dovrà puntare su una partenza aggressiva: quando ha vinto contro Sinner è riuscito a dettare lui la velocità, senza lasciare tempo al rivale di manovrare. Il servizio sarà cruciale: l’altoatesino ha aumentato la percentuale di prime in campo e vince più del 75% dei punti, senza ancora commettere un doppio fallo in questo torneo.
Più di un ottavo di finale
Per Sinner questa partita rappresenta l’occasione per riaffermare la propria leadership e consolidare la narrazione di campione resistente. Per Rublev è una sfida esistenziale: la possibilità di dimostrare a sé stesso di essere un tennista completo, capace non solo di vincere ma di reggere l’urto della pressione nei momenti decisivi.
Il russo si trova in una posizione scomoda: dopo il calo di prestazioni degli ultimi mesi, la sua classifica ne ha risentito e ora è costretto ad affrontare il numero uno al mondo già agli ottavi. Le sue ultime due partecipazioni al Roland Garros si sono concluse contro avversari italiani – Lorenzo Sonego nel 2023 e Matteo Arnaldi nel 2024 – e servirà un miracolo per evitare la terza eliminazione consecutiva contro un italiano.
Si tratta di un confronto tra due modi diversi di stare in campo e gestire la tensione. Ogni scambio racconterà qualcosa del percorso personale di ciascuno, mostrando la dimensione più umana del tennis in uno dei suoi palcoscenici più prestigiosi.