Sinner si prende la scena a Parigi: “Ho avuto l’atteggiamento giusto per recuperare nel terzo set”

Jannik Sinner domina all’esordio al Roland Garros, supera Rinderknech in tre set, elogia Gasquet e omaggia Nadal. Il racconto del match e delle emozioni vissute a Parigi.
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Un esordio da numero uno

Jannik Sinner ha iniziato il suo Roland Garros 2025 da vero leader del ranking mondiale. Sul verde della sua nuova mise — scelta che evoca sicurezza, equilibrio e speranzaha superato con autorità l’ostacolo Arthur Rinderknech, beniamino di casa, in tre set (2h15). Ma non è stato tutto semplice: dopo aver dominato i primi due parziali, l’altoatesino ha rischiato grosso nel terzo, sotto 0-4 con due break di ritardo.

È lì che è emersa la sua fibra da campione. “Può accadere di perdere un set molto rapidamente, ma ho avuto l’atteggiamento giusto e sono contento di come sono riuscito a riprenderlo”, ha detto ai giornalisti. Il suo spirito combattivo, unito a un equilibrio mentale ormai consolidato, gli ha permesso di ribaltare il punteggio e chiudere la pratica evitando pericolosi strascichi fisici.

“Recuperare questo svantaggio significa molto per me. Ho provato a costruire fiducia punto dopo punto. Lui ha fatto qualche errore e questo mi ha aiutato”, ha aggiunto nel post-partita, consapevole del valore di una vittoria maturata anche nella sofferenza.

Il tributo a Gasquet e l’amicizia con Donnarumma

Nel secondo turno Sinner affronterà Richard Gasquet, in quella che sarà con ogni probabilità l’ultima apparizione dello storico tennista francese sulla terra parigina. “È un giocatore che ha dato tanto a tutti in questi anni, sono felice di condividere il campo con lui”, ha detto con rispetto. Sa bene che il pubblico sarà tutto per l’idolo di casa, ma anche in questo caso ha mostrato lucidità: “È normale, se fossimo in Italia accadrebbe lo stesso per me. Oggi il pubblico è stato rispettoso e questo l’ho apprezzato”.

Tra gli spettatori d’eccezione, anche Gianluigi Donnarumma, portiere della Nazionale e del Paris Saint-Germain, presente nel box di Sinner: “Siamo buoni amici da tempo, per me è stato un onore vederlo lì. A Parigi avete il miglior portiere al mondo”, ha commentato sorridendo. E quando gli è stato chiesto se tiferà per l’Inter o per il PSG nella finale di Champions, ha glissato con eleganza: “Non mettetemi in questa situazione… Gigione è un amico e se vincessero i francesi sarei felicissimo per lui”.

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Un omaggio a Rafael Nadal

Dopo la partita, Sinner si è concesso un momento di riflessione accanto all’impronta di Rafael Nadal, eterna leggenda del Roland Garros: “Cosa posso dire? Tutti conoscono il campione, ma è anche una persona incredibile. Ha una famiglia eccezionale e credo che avere la sua impronta qui sia fantastico per lui”. Parole che confermano quanto Sinner sia non solo un atleta di primo livello, ma anche un uomo attento al valore umano e simbolico dello sport.

Il suo debutto a Parigi non è stato soltanto una conferma tecnica: è stato un manifesto di maturità, equilibrio e consapevolezza. Caratteristiche sempre più evidenti in un ragazzo che, con il verde addosso e la calma in volto, continua a scrivere il suo presente con lo sguardo già rivolto al futuro.

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