Una marcia verso la gloria con qualche ostacolo in meno
Alexander Zverev ha raggiunto i quarti di finale del Roland Garros per la settima volta negli ultimi otto anni, confermando la sua impressionante continuità sulla terra rossa parigina. Il tedesco ha beneficiato del ritiro di Tallon Griekspoor, fermato da un problema muscolare agli addominali durante il secondo set. Un’occasione preziosa per rifiatare in vista del prossimo, ben più impegnativo, step del torneo.
“Mi ha detto di essersi stirato il muscolo addominale, quindi il suo servizio era molto limitato, anche se ha iniziato bene. Ma si vedeva che non era al suo livello abituale,” ha raccontato Zverev in conferenza stampa. La vittoria anticipata gli ha garantito un recupero extra in vista del probabile scontro con Novak Djokovic, ancora in attesa di superare Cameron Norrie.
Musetti non sorprende, Djokovic non è un outsider
Zverev ha avuto parole di grande rispetto per Lorenzo Musetti, reduce da una vittoria brillante su Holger Rune. “Non sono sorpreso. Musetti è stato più solido nei momenti importanti. Rune ha tanto talento, ma gli manca stabilità. Lorenzo invece l’ha trovata in questa stagione sulla terra”, ha osservato il tedesco, dimostrando di seguire con attenzione l’evoluzione del giovane azzurro.
Nel valutare le forze in campo per la conquista del titolo, Zverev non si è nascosto: “Carlos Alcaraz è il favorito, poi Jannik Sinner, io e infine Nole”. Una classifica che ha fatto discutere, considerata la presenza di Djokovic, vincitore di 24 Slam. Ma Sascha ha chiarito subito il suo pensiero: “Chi ha vinto 24 Slam non sarà mai una mina vagante. Sa come vincere queste partite. Ma penso che da adesso in poi avrò il tabellone più difficile del torneo”, ha detto con un sorriso, consapevole del cammino tortuoso che lo attende.
Un legame speciale con l’Italia
Zverev ha anche parlato del suo rapporto con Flavio Cobolli, battuto nei turni precedenti. Le sue parole hanno svelato un lato più personale: “Adoro Flavio. Siamo diventati molto amici dopo la Laver Cup dell’anno scorso. È un ragazzo incredibile e ha talento. Sono sicuro che salirà ancora in classifica”. Un’affermazione che conferma come il tedesco stia costruendo legami sinceri anche fuori dal campo, in particolare con il team italiano.
Il sogno Major resta vivo
Dopo aver raggiunto la finale al Roland Garros nel 2023, Zverev torna a Parigi con rinnovata ambizione e una forma fisica solida. L’unico set perso finora, contro Jesper de Jong, è stato superato senza reali difficoltà. Ora, per conquistare il primo Slam della carriera, dovrà superare la triade più temuta del circuito: Djokovic, Sinner e Alcaraz.
Il percorso è arduo, ma Zverev non fa un passo indietro: “Non vedo l’ora di affrontare le battaglie che mi aspettano. Voglio giocare contro i migliori del mondo”. Una dichiarazione che racchiude tutto lo spirito di un giocatore che sa di essere vicino al grande traguardo e che, questa volta, vuole prenderselo.