8 minuti e 35 secondi sono bastati a Bernard Tomic per salutare Roma

Si dice che il tennis di oggi sia, talvolta, monotono perchè alcuni tra i migliori giocatori non sono capaci di fare divertire il pubblico. Si giocano, spesso, colpi potenti, scambi fotocopia…. Se togliamo le magie di RF, le giocate di Monfils,  i look di Kyrgiosi , i “vamos” di Nadal sono pochi i personaggi capaci di catalizzare l’attenzione del grande pubblico su questo magnifico sport. I giocatori si allenano otto ore al giorno, vanno a letto presto, fanno yoga, stanno attenti a quello che mangiano, praticano la mindfulness. Non hanno praticamente tempo per fare altro. Non proprio gli usi ed i costumi praticati in passato dai vari Bjorn Borg,  Mc Enroe, Panatta, Vitas Gerulaitis, Connors, Nastase.

 

Tomic si gode i frutti del tennis!

Giocatori che hanno illuminato il tennis con le loro magie ed incantato milioni di appassionati. Ma che erano, pure, capaci di  fare tardi la sera, lasciarsi andare a qualche eccesso talvolta anche di troppo, dedicarsi ad un hobby, avere una vita sentimentale. In altre parole: “godere i frutti del tennis” come scrive John McEnroe nella sua autobiografia. COme qualcuno ha scritto i giocatori del passato “si divertivano e facevano divertire”.

Tra i personaggi di talento che dovrebbero fornire ricambio il generazionale, il ventitrenne Bernard Tomic, è una delle star di punta. Considerato un futuro top-palyer il “bad boy” australiano, putroppo, ha fin’ora fatto parlare di se più per le bravate che per i risultati sul campo. “È bravo, ma la top 10 è un’altra storia”  ha detto di lui Roger Federer. 

Che l’australiano, poi, negli ultimi tempi fosse un po “svogliato” e giocasse contro voglia la stagione sulla terra lo avevamo visto, già, nel match point giocato contro Fabio Fognini impugnando la racchetta al contrario: Non me ne fregava niente di quel match point. Ti importerebbe a te se avessi 23 anni ed un guadagno di 10 milioni di dollari?”

A fine giugno la federazione tennis australiana dovrà nominare gli atleti che la rappresenteranno ai giochi olimpici di Rio. Ma spetta al comitato olimpico l’ultima parola.  Tomic come pure Kyrgios, ha detto Ketty Chiller, il presidente del comitato olimpico australiano,  non hanno fin ad ora mantenuto un comportamento tale da potere prendere parte ai giochi.  Riferendosi, poi, in particolare modo all’episodio di Madrid ha dichiarato: “Tomic è andato contro ciò che lo spirito olimpico rappresenta, contro tutto quello che stiamo cercando di costruire all’interno della nostra rappresentativa. 

 

Quasi fossimo tornati indietro ai tempi Bill Tilden quando si viaggiava con le navi, Tomic, vorrebbe non doversi  allontanare dalla sua Australia e sopratutto non dovere giocare sulla terra.  Dopo il forfait al Master 1000 Montecarlo e le sconfitte in tutti i primi dei tornei fin ora giocati sulla terra, a Bucarest contro Robin Haase, ad Istanbul per mano di  Diego Schwartzman, a Madrid con il nostro Fabio Fognini anche a Roma il numero 22 del mondo continua la su striscia negativa sulla polverosa terra rossa.

Contro il francese Benoit Paire (che nel giorno del suo ventisettesimo compleanno ringrazia per un secondo turno regalatogli senza troppa fatica contro  lo svizzero Stan Wawrinka), dopo appena 8 minuti e 35 secondi in cui aveva annullato una palla break e tenuto a stento il secondo turno di servizio, Tomic prima chiama il fisioterapista, poi, annuncia il suo ritiro.

“Ero molto stanco. Non riuscivo a giocare con la testa. Ha dichiarato l’aussie.  Mi sentivo male, molto male. Mi sembrava di collassare. Il ritiro è stata la migliore cosa che potessi fare. 

Ma dopo appena 8 minuti e 35 secondi! 

 E’ davvero frustrante per gli organizzatori e, per chi era accorso a seguire il suo match.  Questo è il terzo ritiro in stagione per Tomic. Dopo il ritiro quello al terzo turno di Indian Wells contro Milos Raonic quando il canadese era avanti 6-2 3-0 e dopo quello contro Teymuraz Gabashvili nei quarti di Sydney ormai sotto 6-3 3-0. Non è una bella attitudine.

Anche Novak Djokovic prima di diventare incontrastato numero uno del mondo di ritiri ne sapeva qualcosa. Ma era per altri motivi! Dell’australiano dice:  lui è un bravo ragazzo. Ha bisogno di essere più responsabile delle sue azioni”.

Certo Bernard non ha proprio una situazione familiare idilliaca. Un classico padre padrone che secondo Thomas Drouet non ha mancato di piacchiare il figlio per lo scarso rendimento «John (il padre) era furioso, è volato un pugno. Non potevo credere a quello che stavo vedendo con i miei occhi, proprio di fronte a me. Bernard non diceva nulla, ma aveva le lacrime agli occhi”.

John Tomic. Il padre di Bernard è stato arrestato per avere picchiato lo sparring partner del figlio durante una sessione di allenamento a Montecarlo

Per Bernard Tomic il prossimo appuntamento dovrebbe essere i Roland Garros. Anche sulla terra francese l’autraliano sembra non avere tanta volgia di giocare. E’ durata appena 113 minuti la sua ultima partecipazione. Ma certo il Bad Boys non è nuovo a record di questo tipo. E’ suo, ad esempio, quello per il match più veloce in un torneo ATP. Contro Nieminen, il tennista australiano originario di Sotccarda, perse in appena 28 minuti.

Fabrizio Messina

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