Autorevole Jannik

C’è un problema al sistema di arbitraggio elettronico per cui si torna al classico, la partita comincia in ritardo e ne risente l’approccio, con Jannik che perde subito il servizio e il finnico restituisce cavallerescamente la cortesia. Ok, abbiamo scherzato, adesso si fa sul serio. Giocano bene entrambi e si scivola via fino al tre pari, momento in cui Jannik concede palla break, ma è come il suono di una sveglia: si salva e dopo piazza la zampata giusta per poi chiudere con il servizio. Un 6-3 piacevole ed equilibrato, con il nostro diciannovenne che si mostra più navigato nei momenti decisivi.
Secondo set, sull’uno pari due stecche di dritto di Emil stimolano l’istinto di caccia di Jannik che poi sbaglia una facile chiusura dopo un punto lottato e quasi eroico ma ormai ha nelle narici l’odore del sangue, conquista i vantaggi, va a palla break con il gentile omaggio di un doppio fallo e poi scava il solco spingendo da fondo: 2-1 e pallino saldamente in mano.

Due errori dal 30/0 al 30/30 nel game successivo potrebbero portare complicazioni ma Jannik resetta e spara un rovescio che non ammette repliche, seguito da un servizio vincente per il 3-1. Qui Ruusuvuori prova a mischiare le carte, scende a rete a ripetizione e mostra una discreta mano afferrando il 3-2 che lo tiene in scia. Jannik serve bene, si concede anche lui qualche escursione in avanti e conferma il vantaggio, poi con un passantone strappa di nuovo il servizio all’avversario e mette gli artigli sul match. Jannik adesso va di fretta e non permette al discorso di ricominciare: game, set, match. Ottima prova di maturità e continuità per il nostro teenager che si guadagna i quarti di finale senza spendere troppe energie e adesso può piazzare il grande colpo.

Lo attende il multiforme Bublik, forte, scostante e incostante, a volte bello, altre bruttissimo, spesso le due cose insieme, già incrociato il 16 marzo in quel di Dubai e battuto in un match che definire dai due volti è riduttivo. È una grande opportunità per Jannik che dovrà rimanere tranquillo senza farsi prendere dalle vertigini di una semifinale da sogno a portata di mano

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