Chris Evert e il “paradosso Williams”

Chris Evert, più di 150 titoli vinti in carriera e 18 titoli del grande Slam, ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai colleghi di Afp, riguardo il circuito femminile quest’anno sorvegliato speciale per la mancanza di una vera leader. Con Serena Williams fuori dai giochi quest’anno quattro giocatrici si sono, finora, alternate alla vetta della classifica: Angelique Kerber, Karolina Pliskova, Garbine Muguruza ed ultima, Simona Halep. Di più! Senza la Williams, 36 anni, 23 titoli Slam e 72 successi WTA, le quattro prove Slam 2017 sono state vinte da altrettante giocatrici diverse. Come se non bastasse, infine, in questi giorni al China Open, abbiamo assistito alla débacle di molte top-player. Molto equilibrio, poca coerenza, tanto disorientamento e continui stravolgimenti di valori in campo.

IL TEOREMA DEL VUOTO DI POTERE – L’assenza di una vera leader è criticata da alcuni. La Evert, invece, vede il bicchiere più che mezzo pieno. Secondo lei il circuito femminile potrebbe essere stato influenzato, positivamente, dalla prolungata assenza di Serena Williams. Questa infatti avrebbe aumentato la competizione tra le restanti giocatrici che sentendosi tutte di pari livello avrebbero acquisito maggiore fiducia nei propri mezzi e nelle proprie possibilità.  “Penso che durante il corso dell’anno, il livello sia aumentato perché con Serena fuori le altre hanno tutte pensato di potere tutte raggiungere la vetta del ranking”, dice.

Simona Halep e Jelena Ostapenko al Roland Garros 2017: una ha vinto il French Open, l’altra è diventata n. 1 del mondo. Anche grazie all’assenza di Serena.

QUESTIONE DI FIDUCIA – Convinte tutte di “potercela fare”, soprattutto le prime dieci giocatrici del ranking, si sarebbe impegnate più di quanto già non facessero aumentando così il livello medio del loro gioco, ia fisico che mentale. “Serena troverà un circuito più competitivo. Dovendo gareggiare senza la Williams le altre, sentendosi tutte allo stesso livello, sono lentamente migliorate sia nella parte fisica che in quella mentale. E adesso hanno anche meno paura di Serena.”

E ADESSO? – Da settembre la Williams è diventata mamma. Come influirà la maternità su “Big Serena”? “E poi, c’è la maternità,” continua la Evert, “chi può sapere quanto e come potrà influire sulla Serena giocatrice? Come sentirà? Sarà più distratta o più, motivata?” Serena conta di tornare a gennaio per gli Australian Open e c’è da scommettere che sarà più agguerrita che mai!

Fabrizio Messina

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