Federer: “Non giocherò in doppio con Nadal in uno Slam”

Per la prima volta, il noto quotidiano francese L’Equipe, ha assegnato ad ex-equo il titolo di “Champion des Champions” riconoscimento destinato al miglior atleta dell’anno.

Il premio istituito nel 1975 è andato a Roger Federer, quarta affermazione per lui (2005-2006-2007 le precedenti) e Rafa Nadal, già premiato due volte (2010-2013).

I due tennisti  si sono equamente spartiti i tornei dello slam della stagione scorsa con lo svizzero che ha vinto tutti e 4 gli scontri diretti e son stati i primi tennisti a riceverlo dopo Andre Agassi vincitore nel 1999.

Nadal è in volo per l’Australia anche se ancora il suo ginocchio non è al meglio, mentre Federer è impegnato in Hopman Cup ed è stato raggiunto dai giornalisti francesi che gli hanno posto alcune domande sulla sua eterna rivalità con il campione spagnolo.

La vittoria e la sconfitta più dolorosa con Rafa?

“La vittoria sicuramente quella in Australia 2017, per la sconfitta Wimbledon 2008 e Roma 2006. Vincere sulla terra sarebbe stato straordinario in quel clima, dopo 5 ore di lotta e 2 match point. A Wimbledon c’erano due record in palio, la mia sesta affermazione consecutiva e la sua prima vittoria, finì al limite dell’oscurità, un match epico.”

La qualità che più apprezzi in Rafa?

“Il suo dritto e la sua capacità di mantenere la concentrazione e intensità”.

Nel 2017 pensi saresti stato in grado di mantenere la tua imbattibilità se vi foste affrontati sulla terra?

“Sarebbe stato interessante vista la stagione che ho vissuto, ma penso che su terra Rafa parta favorito contro chiunque.”

Chi è il miglior doppista tra i due? Giocherete mai un doppio slam assieme?

“Domanda interessante, quando abbiam giocato in Laver Cup gli ho chiesto se avesse preferenze su come giocare, io non ho una gran padronanza del doppio. Conosco il doppio con due giocatori che cercano la rete, cerchi di essere solido, vai a rete ma non è stato così, sopratutto contro Sock che gioca un po’ come Nadal. Non penso giocheremo in doppio, abbiamo bisogno di riposare dopo il singolare.”

Ci prometti che tornerai a giocare a Parigi?

“Purtroppo non posso, Bercy si gioca dopo Basilea e Roland Garros su terra battuta. Mi piacerebbe ma non posso prometterlo perché non so come si evolverà la stagione, ma non credo che non tornerò mai a giocare a Parigi.”

Una risposta come sempre molto diplomatica, ma è ipotizzabile che anche quest’anno lo svizzero salterà la stagione su terra, ovviamente non può dirlo a Gennaio altrimenti gli organizzatori di Parigi si impiccano sulla torre Eiffel, difficile però che vedremo una programmazione diversa da quella del 2017.

Alex Bisi

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