Jordi Arrese: in questi venticinque anni non ho mai rivisto la finale.ā€

La medaglia d'argento di Barcellona '92 ricorda la partita più importante della sua carriera.
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Sono passati venticinque anni esatti dalla finale di Barcellona ’92. Ā Jordi Arrese, catalano purosangue, giĆ  sicuro di una medaglia ci tiene a fare bella figura davanti il suo pubblico. Ora in occasione di un video documentario realizzato dalla Tv3 spagnola torna a parlare di quel giorno. ā€œNon ĆØ facile spiegare le emozioni che si provano giocando nella tua cittĆ , Ā gareggiando per la conquista di una medaglia olimpica per il tuo paeseā€. Nato il 29 agosto 1964 a Barcellona, Arrese raggiunse il best ranking di numero 23 del mondo nel 1991.

CAMMINO OLIMPICO – Ricordo che quando giocai il quarto di finale contro Leonardo Lavalle, sapevo che se avessi vinto avrei conquistato comunque una medaglia.ā€ Arrese aveva giĆ  eliminato il coreanoĀ Chang’ (6-4, 6-2 y 6-2)Ā Magnus GustafssonĀ Ā (in un match epico chiusosi con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-1, 3-6, 9-7) ed il nostro Renzo Ā FurlanĀ (6-4, 6-3 , 6-2). Contro il messicano Lavalle, Arrese chiuse in tre setĀ (6-1, 7-6, 6-1). La medaglia, almeno quella di bronzo, era conquistata. Nel tennis, infatti, viene assegnato il bronzo ad entrambi i due semifinalisti perdenti. ā€œCosƬ dopo avere vinto anche l’ultimo punto ho guardato il mio team la mia famiglia e mi sono lasciato andare ad un gesto di gioia che cercava di simulare una medagliaā€, Ā racconta lo spagnolo che in semifinale eliminò il russo Cherkasov avrebbe comunque ottenuto il bronzo. ā€œAvevo lavorato duramente per raggiungere la finale. A quel tempo nel mio staff oltre al migliore fitness trainer del momento, Paco Seirulo, faceva parte anche uno psicologo, un dietologo… Ci tenevo davvero tanto a fare bene di fronte il mio pubblicoā€. Erano mesi che Arrese si preparava per arrivare al meglio e resistere al caldo di Barcellona.

ORO SVIZZERO – Purtroppo, per lui ad attenderlo in finale era un avversario abbastanza ostico, lo svizzero Marc Rosset che aveva superato in semifinale Goran Ivanisevic. ā€œNon ho mai visto la finale in questi 25 anni. Andai subito sotto due set a zero ma provai a reagire, giocando un tennis più aggressivo. Riuscii a riportare la partita in paritĆ . Ma giocareĀ per cinque ore con 35 gradi non ĆØ facile cosƬ pagai lo sforzo fatto e dovetti arrendermi al quinto setā€. Una partita epica, finita al quinto set (7-6, 6-4, 3-6, 4-6, 8-6) in favore di Rosset che rappresenta almeno finora l’unico oro olimpico conquistato nel tennis dalla Svizzera. ā€œSubito dopo la sconfitta rimani deluso perchĆ© pensi di essere arrivato ad un passo dalla medaglia d’oro, ma con il tempo rimani comunque soddisfatto per quello che hai ottenuto. Nella mia carriera ho vinto sei tornei ATP (avendo disputato dieci finali ndr), ma sicuramente sarò ricordato per avere vinto questa Ā medagliaā€. Forse Arrese ha ragione. Il catalano infatti ha anche vinto una Davis come capitano del team spagnolo oltre che avere battuto Bjorn Borg in occasione del suo rientro nel 1991 a Montecarlo. Oggi ĆØ commentatore per Eurosport. In passato ha guidato la sua nazione, la Spagna, alla conquista della seconda Coppa Davis. Certo, se avesse vinto l’oro… Ma nello sport l’importante ĆØ partecipare e entrando nella storia nonostante una sconfitta cosƬ come ha fatto proprio il catalano ne ĆØ un esempio concreto.

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