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La crisi di Juan Monaco

di Antonio Sepe

L’ASCESA DI “PICO”-Spesso, nel tennis, si sente parlare di giocatori che, una volta raggiunto il vertice, non riescono più a riprendersi ed a tornare a certi livelli: alcune volte il problema sono le motivazioni, mentre spesso la causa è la sfortuna. Nato a Tandil, città nativa di molti tennisti importanti, Juan Monaco comincia a giocare a tennis fin da piccolo, deicdendo, però, solo all’età di quindici anni di voler intraprendere questa strada. Si trasferisce a Barcellona, dove comincia a formarsi come tennista professionista e, successivamente, comincia a fare le sue prime apparizioni girovagando per i Futures spagnoli. In pochi anni, Pico, così soprannominato, riesce a scalare il ranking mondiale e ad approdare nella Top 100 dove, tra alti e bassi, resta per molti anni.
La stagione che gli dà la definitiva consacrazione è il 2012, quando, per la prima volta in carriera, riesce ad entrare nella Top 10.

GLI INFORTUNI- Dopo qualche anno ad ottimi livelli, però, per lui inizia un declino, al quale hanno contribuito anche vari infortuni, che gli causa la perdita di molte posizioni nel ranking e che sembra togliergli quella consapevolezza di poter puntare in alto, in passato determinante. Con il passare del tempo, l’argentino sembrava aver riacquisito fiducia ed infatti era riuscito ad arrivare alla soglia della Top 25, ma senza mai riuscire a raggiungerla; poi, in uno sfortunato giorno di agosto, durante una partita il polso di Pico fa crack, costringendo così il tennista di Tandil a saltare parecchi tornei ed a perdere molti punti.

Attualmente l’argentino si trova alla 65esima posizione del ranking, ma non se la passa molto bene dato che, da un po’ di tempo a questa parte, è tormentato dai continui problemi al polso che non sembrano voler smettere, ha già dato forfait per i prossimi Australian Open. La stagione non sembra iniziata nel migliore dei modi, ma un guerriero come Monaco non si spaventa davanti alle difficoltà perchè è consapevole delle sue potenzialità e poi si sa, dopo la tempesta c’è sempre il sole, e proprio sotto il sole cocente della California, al torneo di Indian Wells, l’argentino ha messo a segno forse il suo più bel punto in carriera:

Redazione Tennis Circus

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