Il n. 2 del mondo Andy Murray ha un rapporto speciale con gli animali. “Sin da quando ne ho memoria ho sempre voluto un animale domestico“, ha spiegato in una recentissima intervista. “Onestamente, per gran parte del tempo era tutto quello che volevo nell’intero mondo. Non importava minimamente che animale fosse. La cosa che mi piace di più è cosa significa avere un animale, un compagno per la vita, che sarebbe diventato il tuo migliore amico… che c’è di meglio?”
“A 10 anni”, continua, “finalmente ne ebbi uno: un criceto chiamato Whiskey. All’inizio Whiskey passava la gran parte del suo tempo nella gabbietta. Ho passato molte ore con lui, guardandolo, giocandoci assieme, parlandogli e dandogli da mangiare. Ma dopo un po’, nella mia mente, la gabbia ha iniziato ad essere troppo restrittiva. Avrei voluto vedere Whiskey correre libero e uscire come gli esseri umani. (Avevo 10 anni, ricordatelo)”.
“Avevamo una di quelle grandi case, con la vecchia tappezzeria nelle camere, così ho provato a legarlo con una corda attaccata allo scarico, in modo che potesse giocare nel lavandino. Pensavo fosse fantastico, e sembrava che Whiskey si divertisse molto. Sempre a 10 anni”.
“Ovviamente la mia logica non è andata completamente a buon fine. Probabilmente non vi traumatizzerà sapere che presto Whiskey è riuscito a sciogliere il nodo e a scendere giù dallo scarico“.
“A quell’epoca ero devastato dalla sua scomparsa“, dice il britannico. “Preparammo una trappola con del formaggio – che ovviamente non gli avrebbe fatto del male – che ci avrebbe aiutato a catturarlo per portarlo a casa. Ma nessuno dei nostri tentativi è andato a buon fine. Tutte le volte che ci provammo, la mattina dopo scompariva il formaggio ma non c’era Whiskey. Semplicemente non era destino che non tornasse, credo. Riguardando il mio passato, credo che Whiskey, visto che era abbastanza intelligente da non essere catturato, ce l’avrebbe fatta lo stesso a vivere da solo“.
“Se non sei uno a cui piacciono gli animali, probabilmente ti verrà da ridere“, dice lo scozzese. “Comunque ricordo quanto triste ero a riguardo. Mi sentivo davvero come se avessi perso un amico. Anche a 10 anni lo sapevo: anche se gli animali non sono uomini, sono comunque vivi. C’è un qualcosa di particolare che deve scattare con gli animali. E a me è scattato molto presto. Amo gli animali da sempre“.
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