A buttare acqua sul fuoco del dibattito che infiamma gli appassionati ci pensa il buon Nole. Per lui, come per tutti noi: “Roger è un’ispirazione in tanti modi per tante persone. E’ un grande campione, uno che è molto costante. Continua ad andare avanti, continua a giocare alla sua età al più alto livello”. Detto da chi all’età di undici anni ha conosciuto gli orrori della guerra, fa un certo effetto. Nonostante i bombardamenti il bambino Nole ha continuato a giocare senza rete, sul cemento pieno di crepe.
Oggi ha vinto quasi tutto. Anche se non riesce, lo stesso, ad essere, come vorrebbe, l’idolo acclamato dalla folla. Innamorata, perdutamente del “gioco” del suo rivale, lo svizzero, RF. “Abbiamo giocato un paio di finali Slam lo scorso anno, a Wimbledon e US Open. Ha raggiunto le semifinali qui (a Melbourne) di nuovo, quindi non mollerà. Sente di poter lottare per i titoli Major e non vedo una ragione del perchè debba smettere di giocare. Non c’è alcuna ragione”.
“Sta giocando a un livello molto alto”. Del resto, se si ritirasse e quando si ritirerà, chi potrà prendere il suo posto? “Si sta muovendo bene, sta giocando alla grande e ha 34 anni, continua Nole. Questo mi dà conforto ed entusiasmo perchè sento certamente che ho molti anni di fronte a me. Non so se a quell’età giocherò a quel livello. Non so, ma senza dubbio cercherò di fare del mio meglio. Tranquillo, Nole, ce la farai. Anche se dovesse piovere!
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