Roger è tornato e non ha intenzione di mollare “Mi ritirerò quando non batterò più i top players”

IL RITORNO DI ROGER – Roger Federer, è finalmente tornato sui campi da tennis esordendo alla Hopman Cup per la gioia trepidante dei suoi numerosissimi  fans e non. Il prossimo appuntamento di Roger saranno gli Australian Open, il primo Slam della stagione 2017 e, anche se ben lungi dall’essere un ragazzino il grande svizzero è convinto di essere ancora in grado di competere con i top players e vede ancora  lontana la possibilità di un ritiro. Dichiara l’elvetico  in un’intervista a “Credit Suisse” “Mi piace fare ciò che sto facendo e so che non durerà per sempre. In un determinato momento ovviamente mi ritirerò, quindi voglio divertirmi al massimo finché posso. Il mio obiettivo continua a essere quello di battere i migliori .Voglio vincere i tornei più importanti e se non potrò fare questo allora sarà il momento di decidere se continuare o meno. Mi sento vicino ai top players e voglio continuare a giocare”

HO SEMPRE LAVORATO CON FISIOTERAPISTI E PREPARATORI ATLETICI – Nelle parole di Federer si legge la determinazione di continuare a giocare e a stupire nonostante nella sua carriera straordinaria potrebbe non desiderare più niente. La sua carriera tennistica iniziata nel 1998 è un esempio di continuità e lo svizzero spiega i motivi e i segreti della sua longevità  “Il mio stile di gioco è uno dei principali motivi. Gioco con grande intensità e spendo energia, ma probabilmente non come alcuni giocatori. Sono più sciolto a livello mentale e fisico. Appartengo anche a una generazione che ha cominciato a curarsi all’inizio della carriera. Mi alleno, non solo per essere più forte, ma anche per evitare infortuni. Quando sono entrato nel circuito professionistico alla fine degli anni ’90, avere un massaggiatore, un fisioterapista e un preparatore atletico era una novità. Oggi i team dei migliori giocatori sono composti da tante persone”.

NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE – Federer chiude con delle spiegazioni più tecniche su come l’esperienza abbia modificato in parte la sua visione di gioco. “All’inizio mi sono concentrato più su quello che dovevo fare e non quello che gli avversari potevano fare. Andando avanti mi sono concentrato di più su questo punto e adesso posso dire bado ad entrambe le cose senza problemi”.

 

Anna Lamarina

Recent Posts

Ruud glaciale, Cerundolo si scioglie: il norvegese vola in finale a Madrid

Casper Ruud conquista per la prima volta l'accesso alla finale del Masters 1000 di Madrid,…

12 ore fa

Wta Madrid: Sabalenka-Gauff, la sfida per il trono sulla terra rossa

Il Madrid Open 2025 si avvia alla sua conclusione con una finale tutta da vivere…

13 ore fa

Jack Draper, l’erede mancino che sogna sulla terra battuta: “Imparo da Nadal”

L’ascesa del britannico che sfida Musetti per un posto nella storia Questa sera, al Mutua…

13 ore fa

Tyra Grant sceglie l’Italia: il nuovo volto del tennis azzurro arriva da Roma (e da Brooklyn)

Un talento internazionale con il cuore tricolore Nel firmamento del tennis mondiale, si affaccia una…

15 ore fa

Torino blindata: le ATP Finals restano fino al 2027. E l’Italia del tennis sogna in grande

Le Nitto ATP Finals continueranno a parlare italiano almeno fino al 2027. La conferma, arrivata…

20 ore fa

“La forgiatura di un campione”: il racconto intimo di Carlos Santos, il primo mentore di Alcaraz

Il primo allenatore non si dimentica mai. Per Carlos Alcaraz, quel ruolo fondamentale è stato…

21 ore fa