Stagione della terra al via, ecco i più grandi

[tps_title] Rafael Nadal [/tps_title]

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Come non iniziare dal maiorchino? Probabilmente il più grande interprete di sempre della terra rossa. Rafa dà del tu a questa superficie fin dai suoi esordi nel circuito, firmando strisce di vittorie irripetibili e record assoluti in tutti i grandi tornei: 9 titoli a Parigi, Montecarlo e Barcellona, 7 a Roma. A 30 anni ha ancora tempo per ritoccare numeri che difficilmente saranno raggiunti da altri giocatori. In totale vanta 49 titoli sulla terra (su 69 totali), record condiviso, probabilmente ancora per poco, con il prossimo giocatore di questa lista.

[tps_title] Guillermo Vilas [/tps_title]

Prima dell’avvento di Nadal era lui il Signore delle Terra. Rafa lo ha raggiunto in cima alla classifica dei titoli sul rosso lo scorso aprile, ma l’argentino detiene ancora il record di partite vinte su questa superficie: 659. Un dato stratosferico e apparentemente imbattibile se si considera che il secondo in questa speciale graduatoria è lo spagnolo Orantes (a 501), mentre Nadal è sesto con 365 W. Vilas vanta un Roland Garros (più altre 3 finali), 2 titoli a Montecarlo, 1 a Roma e ben 8 a Buenos Aires (record anche qui). Fino al 2006 aveva anche il primato di match consecutivi vinti sulla terra. Indovinate chi è lo spagnolo che l’ha superato?

[tps_title] Bjorn Borg [/tps_title]

Dei 30 titoli su terra che lo svedese ha conquistato nella sua carriera, 6 sono Roland Garros (su 8 partecipazioni allo slam parigino). E poi 3 W a Montecarlo e 2 Roma. Grandi numeri che sarebbero potuti essere ancora più eccelsi se Borg non si fosse ritirato a soli 26 anni. Ridurre la sua grandezza alla sola dimensione “terraiola” del tennis sarebbe un delitto per uno che ha vinto anche 5 Wimbledon, ma resta uno dei più grandi interpreti di questa superficie della storia di questo sport.

[tps_title] Mats Wilander [/tps_title]

Vince il suo primo Roland Garros nel 1982 a soli 18 anni, battendo in finale nientemeno che Vilas. Si ripeterà nel 1985 e nel 1988, oltre a raggiungere altre due finali. Pur vincendo su tutte le superfici, ha raggiunto il maggior numero di soddisfazioni sulla terra, dove ha vinto 20 titoli dei suoi 33, oltre a due delle tre finali di Coppa Davis in cui ha trionfato. Tra i suoi “scalpi” anche Roma e Montecarlo.

[tps_title] Thomas Muster [/tps_title]

Quando il tennista e la terra sono tutt’uno. L’austriaco ha vinto 40 tornei su questa superficie sui 44 conquistati in carriera. Le soddisfazioni più grandi sono il Roland Garros del 1995 e le 40 vittorie di fila sul rosso nel corso dello stesso anno. E poi 3 successi a Roma, 3 a Montecarlo e 4 a Città del Messico. Solo Nadal e Vilas hanno vinto più di lui sulla terra nella storia del tennis. Non a caso soprannominato “The King of Clay”.

[tps_title] Gustavo “Guga” Kurten [/tps_title]

Vince il Roland Garros nel 1997 da numero 66 del ranking. Ci prende gusto e si ripete nel 2000 e nel 2001, dimostrando un feeling eccezionale con lo slam parigino. Anche il brasiliano mette la sua firma sui classici di primavera a Montecarlo e Roma, dimostrandosi uno dei giocatori da battere su questa superficie a cavallo tra vecchio e nuovo millennio.

[tps_title] Ivan Lendl [/tps_title]

Giocatore di livello assoluto, come altri di questa lista, fu protagonista (anche) sulla terra lungo tutto il corso degli anni Ottanta. Tre vittorie a Parigi (1984, 1986, 1987) e due sconfitte in finale (1981, 1985). Vanta 28 successi su questa superficie, tra cui spiccano 2 successi agli Internazionali d’Italia, 2 a Montecarlo, 2 a Barcellona e 2 ad Amburgo.

[tps_title] Ilie Nastase [/tps_title]

27 titoli sul rosso, tra cui spicca il Roland Garros 1973. Ma anche Roma, Madrid, Montecarlo, Barcellona (4 vittorie). Il rammarico più grande è la Coppa Davis, sfiorata 3 volte sempre contro gli Stati Uniti: due di queste (1971 e 1972) si giocarono sulla terra.

 

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