ANNO BUIO PER LA CIBULKOVA – Questi primi sei mesi del 2017 sono stati avari di emozioni (e trionfi) per Dominika Cibulkova, una tennista che lo scorso anno aveva appassionato in tanti per il suo gioco e la sua incredibile grinta; doti che la hanno portata ad alzare i titoli di Katowice, Eastbourne, Linz e, soprattutto, lo scettro ai Finals di Singapore nella finalissima contro Angelique Kerber – in mezzo anche tre altre finali raggiunte ad Acapulco, Madrid, prima finale in un Premier Mandatory, e Wuhan, prima in un Premier 5.
Quest’anno, tra acciacchi e difficoltà a trovare il ritmo, la Cibulkova ha raggranellato solamente bocconi indigesti. Dopo la sconfitta al secondo turno del Roland Garros contro la tunisina Ons Jabeur, giocatrice fuori dalla top 100, la penuria di risultati è continuata anche con l’inizio dei tornei sull’erba. La slovacca ha infatti perso i primi due incontri nei tornei di ‘s-Hertogenbosch (altro k.o. inaspettato contro la tedesca Antonia Lottner, numero 161 del mondo) e Birmingham, dove martedì ha ceduto alla ceca Lucie Safarova al termine di un duro match concluso 5-7 7-6(7) 7-5 e nel quale la brevilinea tennista nata a Bratislava nel 1989 ha mancato due chance di matchpoint.
STRISCIA DI VITTORIE CERCASI – I numeri di Dominika Cibulkova, sempre molto attiva sui social e tra le giocatrici più seguite dall’intero circuito Wta, cominciano a essere veramente impietosi per una del suo talento: la bionda slovacca non riesce a mettere due match positivi di fila da marzo, quando si spinse fino al quarto turno del Miami Open prima di cedere, come questa settimana, a Lucie Safarova, e addirittura non vince tre incontri consecutivi dai Finals di Singapore che, di fatto, rappresentano l’ultima gioia a memoria d’uomo della ex numero 4 del mondo.
Dominika si sente comunque fiduciosa per il prosieguo della stagione sull’erba dove, come detto, l’anno scorso vinse un titolo a Eastbourne e raggiunse il prestigioso quarto di finale a Wimbledon, qualche giorno prima di convolare a nozze con Michal Navara.
Se da un lato (il più significativo, ci viene da aggiungere) tardano ad arrivare i risultati, dall’altro, quel che riguarda il doppio, la tennista di Bratislava in questi ultimi tempi ha scoperto inedite soddisfazioni. Settimana scorsa, infatti, nel torneo di doppio dell’International di ‘s-Hertogenbosch, la Cibulkova ha trionfato con l’amica di passaporto belga Kirsten Flipkens, sollevando per la prima volta in carriera (neppure da junior ci era mai riuscita) uno scettro nel doppio. In un anno barbino per quel che riguarda le gioie nel singolare, anche questa prima affermazione nel doppio, dove aveva raggiunto solamente altre due finali Wta (curiosamente entrambe sull’erba di ‘s-Hertogenbosch, prima nel 2011, in coppia con Flavia Pennetta, e poi due anni dopo con la spagnola Arantxa Parra Santonja), può rappresentare un punto d’onore per la Maestra. Ora si attende una smossa da parte della slovacca anche nel singolare, con l’Aegon International di Eastbourne, dove difenderà il titolo conquistato dodici mesi fa, molti punti in classifica e, soprattutto, la sua credibilità in vista dei Championships.