Andy Murray: con Lendl alla conquista di Wimbledon

Andy Murray che ha appena terminato il suo primo match contro il 22enne Liam Broady, nel quale ha vinto per 6-2 6-3 6-4 ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista alla BBC Sport in cui ha condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni su Wimbledon

Andy Murray che ha appena terminato il suo primo match contro il 22enne Liam Broady, nel quale ha vinto per 6-2 6-3 6-4 ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista alla BBC Sport in cui ha condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni su Wimbledon

 

SU LIAM BROADY, IL SUO PRIMO AVVERSARIO – Spero che Liam Broady sia bello carico per il primo turno che gli si prospetta a Wimbledon Martedì, perchè questri sono I moment per cui si gioca. Ovviamente spero di vincere il match, ma conosco Liam abbastanza bene e questa per lui è una grossa opportunità per far vedere quello  che sa fare. Tutti vogliono giocare sui campi centrali contro i più grandi giocatori, di fronte a un grande pubblico. Non c’è pressione su di lui, da lui mi aspetto un buon tennis. E Liam non sarà il solo ad essere nervoso, prima degli Slam sento molto la tensione, poi man mano cxhe il torneo avanza tutto migliora. Questo sarà il mio 11mo Wimbledon, devo dire che la cosa è un po’ differente da 11 anni fa. Allora vincere un primo turno era un buon inizio, oggi perdere il primo sarebbe un disastro.Comunque mi sento bene e sono contento del modo in cui sto giocando, sono pronto.

 

15 BRITANNICI IN TABELLONE – Credo molto anche nelle sorprese che possono riservare i britannici. Ci sono 15 giocatori britannici in tabellone, e c’è anche il recente successo di Jamie in doppio. Sembrerebbe proprio un buon momento per il tennis britannico. Non fraintendere, non è perfetto, questo torneo è però un buona opportunità per alcuni di loro di lasciare il segno, e io so che lavorano sodo e che meritano di scalare le classifiche.

A suo tempo, a 15-16 anni, anch’io ho giocato molti “Futures”e so che a volte ci sono solo 10/15 persone come pubblico. Qui è molto diverso, naturalmente, c’è un’atmosfera diversa, ed è proprio da match come questo che puoi attingere motivazioni, puoi dire “io voglio essere lì”. Giocare a questi livelli a fianco dei top-players, allenarsi con loro prima delle partite, non sai quanto ti fa crescere questo. Logicamente non tutti riusciranno a lottare su ogni punto come saprebbero, ma credo che ci saranno molte sorprese fra i tennisti di casa.

UNA NUOVA PARTNERSHIP CON LENDL – Oggi mi sento più maturo, cresciuto. Sono passati tre anni dal mio Wimbledon con Ivan Lendl, tutti e due siamo cambiati strada facendo. Io mi sento più maturo, sono sposato e ora ho una famiglia. Ivan ha fatto nuove esperienze come coach con i juniores, e questo influenzerà sicuramente il suo modo di allenare e di vedere le cose. C’è molta differenza fra allenare un top player e dei teen-agers, devi sviluppare linguaggi diversi ed essere più paziente. Insieme abbiamo fatto una buona settimana di  allenamento prima del Queen’s. E’ stato bello tornare per Ivan tornare nel team e per me è stato come ritrovare un amico. Come n°2 del seeding sapevamo entrambi che avrei giocato il mio prima match Martedì , ad ogni modo se avrò dei match lunghi come è successo al Roland Garros, poi avrò modo di recuperare nel week end. Il mio obiettivo è vincere  e possibilmente vivere un’altra quindicina di giorni ad alto livello.

 

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