Bernard Tomic: “Io lontano dalla top 10? Federer lo è da Djokovic”

Botta e risposta tra Federer e Tomic, con l'australiano che si permette una battuta nei confronti di Roger, in risposta alle dichiarazioni dello svizzero, secondo cui il giovane Bernie dovrebbe parlare meno e rispondere coi fatti.

Bernard Tomic, si sa, non è un esempio di “atleta”, nel vero senso della parola. Serate bollenti, problemi giudiziari ed un padre fin troppo presente sono solo alcuni degli esempi che si possono fare per permettere di capire come il tennista australiano non sia un grandissimo esempio per i giovani, ma se c’è qualcosa che sicuramente al giovane nativo di Stoccarda non manca è il carattere.

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Roger Federer, infatti, aveva parlato nei giorni scorsi (prima della finale di Brisbane con Raonic, vittorioso sull’Aussie in semifinale, ndr) riguardo proprio Tomic, affermando quanto segue:

È bravo, ma la top 10 è un’altra storia” – ha detto Federer.“L’anno non è lungo una settimana o un mese, sono 52 settimane. Ogni giorno. Questo non lo ha dimostrato. È da molte stagioni che sentiamo che la top 10 è l’obiettivo e non ce l’ha fatta, non di poco. Penso che prima di parlare così, magari sarebbe bene fare lo stop successivo. Sappiamo tutti come gioca Bernie; oggi è stato impressionante. Ha giocato molto bene e spero possa far bene agli Australian Open.”

Dichiarazioni assolutamente condivisibili, ma forse un po’ fuori luogo per un campione del calibro di Federer, che però non sono per niente piaciute al diretto interessato, Tomic, la cui risposta non si è fatta attendere troppo.

“Beh, lui ha le sue opinioni” – ha iniziato Tomic. “Penso che anche lui sia lontano da Djokovic, non di poco, se vuole far intendere questo. Se crede che io sia molto lontano dalla top 10, anche io credo che lui non sia per niente vicino al tennis di Novak ora”. Dichiarazione diretta, senza il minimo timore reverenziale.

2016 Brisbane International - Day 3

“Questo mi motiva, sto lavorando per questo. Quando gioco bene, sono un giocatore tra i migliori 8. Devo essere lì nel ranking, lavorerò ogni giorno quest’anno per entrare in top 10. Non è solo entrarci, ma starci. Si tratta di starci per un po’, di essere costante ed è quello per cui devo lavorare”

Un botta e risposta che accende sicuramente gli animi, ma che con ogni probabilità non sfocerà in uno scontro sul campo. Infatti, se Federer si è qualificato da poco per i quarti di finale, in cui incontrerà Berdych, per Tomic, inserito dall’altra parte del tabellone, domani si presenta un ostacolo piuttosto complicato, quale Andy Murray. Sfida difficile per l’australiano, che fino ad ora ha sconfitto in rapida successione Denis Istomin, Simone Bolelli ed il connazionale Millman, convincendo abbastanza.

Tuttavia, non è la prima volta che l’australiano fa il “forte coi deboli” per poi capitolare contro i giocatori di un altro livello, quel livello che Tomic auspica di raggiungere costantemente e quale occasione migliore, nello Slam di casa, per cominciare a dimostrare di valerla quella top 10 ? Battendo Murray, la strada per proseguire vede uno tra Ferrer ed Isner nei quarti ed uno, presumibilmente, tra Wawrinka e Raonic. Difficile, ma non impossibile, per un Tomic che, a 23 anni deve dare la dimostrazione di quello che vale. Mettere a tacere i detrattori potrebbe essere una buona motivazione per l’australiano e se tra questi c’è anche Roger Federer, beh, perchè non provarci? A partire da domani, se Tomic vuole diventare veramente qualcuno, è ora di puntare la sveglia.

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