Evans avanza ma il team di Tomic lo insulta per tutto il match

Dan Evans

DAN EVANS INSULTATO DAL TEAM TOMIC – Dan Evans,che, dopo aver vinto su Cilic in quattro set, oggi ha guadagnato i sedicesimi vincendo sull’australiano Bernard Tomic ha accettato il gesto sportivo del padre e coach di Tomic. John Tomic infatti l’ha raggiunto in spogliatoio e gli ha detto “Ben fatto”. Dan ha criticato invece il comportamento tenuto dal resto del team avversario durante il match.”John è stato gentile,  in effetti non ho mai avuto problemi con lui” ha detto Evans, anche se  John Tomic nei giorni precedenti al match aveva affermato che il britannico era troppo scarso per allenarsi col figlio. Ora gli head to head sono di 2-1 per Evans.

MI URLAVANO CONTRO E ESULTAVANO AI MIEI ERRORI – Il ragazzi del team di Tomic si sono comportati da veri idioti, mi urlavano contro quando andavo a prendere l’asciugamano, e ovviamente tutto questo mi disturbava. Nel loro box poi ce n’era uno in particolare che urlava continuamente contro di me  e il giudice di sedia non gli ha detto niente. Urlavano “Bernie, mandalo all’inferno”. Credo sia stato imbarazzante anche per Bernard, infatti forse per quello si è complimentato a rete con me a fine match” Evans ha riferito anche di un tifoso che sistematicamente e strategicamente tossiva quando lui stava per servire “Non so se fosse croato (dopo la sconfitta di Cilic) o australiano, in ogni caso tossiva al mio servizio e esultava quando perdevo il punto”

E’ STATO UN MATCH BELLISSIMO – Alla domanda se ci sia stato un intervento da parte dell’arbitro risponde “Non so, il match è stato molto bello per tutti e due, non importa chi ha vinto, solo che per tre- quattro ore sono stato sottoposto a questo show. L’atmosfera era calda, anche se il pubblico era contro di me. Anzi la maggior parte del pubblico era educata e i fanatici a volte ridicoli. Tutto sommato mi sono anche divertito”

IL PENSIERO A JULIEN HOFERLIN – Evans al settimo cielo ha dedicato la vittoria a Julien Hoferlin, il suo ex coach, morto a 49 anni di cancro, che ha lavorato per 6 anni con lui e lo ha stimolato a impegnarsi di più “Sono sicuro che mi stia guardando da lassù “ha detto il numero 3 inglese che prosegue la corsa a Melbourne con grande orgoglio degli inglesi che da molti anni non vedevano 2 inglesi ai sedicesimi degli AO. Il prossimo turno sarà contro Tsonga.

 

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