Nei 4 Major, meglio 3 o 5 set? La parola alle stats e non solo

Da interessanti statistiche sugli Slam emergono dati, dai ritiri fino al numero di set disputati

In un interessante articolo uscito su purefreedom.com, Adam Coti ha analizzato tutti i match dei 4 major dal 2000 al 2016 per vedere quante partite si sono giocate in 3, 4 o 5 sets. Ben 8253 match nell’arco di 17 anni, compresi ritiri e walkover, e divisi per prima e seconda settimana. La provocazione nasceva da un altro articolo uscito sul New York Times di qualche anno fa in cui Ben Rothenberg proponeva di ridurre tutti i match a 2 su 3 per ovvi motivi di audience, televisione e commerciabilità del prodotto tennistico.

Primo dato interessante è che quasi la metà degli incontri negli slam (50.16%) è finito in 3 set, quindi con una netta vittoria, e sono 4140 match. Altro dato significativo è che nel 93,86% chi ha vinto i primi due set ha portato a casa la partita. Per quanto riguarda la durata dei match si noti come nella seconda settimana le partite durino in media 12 minuti di più rispetto alla prima settimana. Questo perchè la tensione e la competizione aumenta nel tragitto verso la finale.

DATI CONTROINTUITIVI – Dividendo per i 4 slam osserviamo le stats più interessanti. Wimbledon ha la più bassa percentuale di partite in 3 set, curioso vista la velocità della superficie, mentre il Roland Garros ha la più alta percentuale in 3 set. Infine in Australia si giocano più match al 5° set. La durata dei match, com’era prevedibile, è maggiore al Roland Garros (2h 31m) in tutti e tre i casi (3,4 o 5 set). Nonostante lo US Open sia l’unico ad avere il tie-break al 5°, i match sono più lunghi di quelli di Wimbledon, dove la superficie più rapida diminuisce la durata totale.

RITIRI – Altro dato che incuriosisce sono i walkover e ritiri. Agli US Open sono 1 punto percentuale in più degli altri, questo forse è dovuto al fatto che essendo l’ultimo slam della stagione molti giocatori arrivino più stanchi e provati e comunque la superficie dura non aiuti i giocatori più soggetti ad infortuni. Wimbledon ha la % più bassa in quanto torneo più prestigioso e caratteristico dell’anno, quindi i giocatori siano meno inclini a ritirarsi e a dare il massimo. Ultima nota, qual è stato l’anno con le percentuali più alte? Per i 3 set abbiamo il 2011 col 55.2%, le partite in 4 set sono state più numerose nel 2003 col 34,8% e i match al 5° set sono stati di più nel 2002 col 21,9%. La durata media più lunga è avvenuta nel 2012 con 2h 41m. Quindi possiamo individuare due picchi, uno 2002-2003 e l’altro 2011-2012.

NUMERO DEI SET – Tirando le somme notiamo come le partite in 5 set siano 1/5 del totale, quindi abbastanza ininfluente sul resto dell’anno nei tornei dello slam. Certo se pensiamo alla finale degli Australian Open del 2012 durata 5h 53 min, la più lunga giocata a Melbourne, sicuramente alcuni si saranno chiesti se fosse il caso di ridurre le partite a 3 set. Per non parlare del match record Isner/Mahut a Wimbledon 2010 durato ben 11h 5min, suddiviso in 3 giorni. Alcuni si annoieranno nel vedere gli stessi due giocatori per tante ore, altri ci vedono l’agonismo che sfocia nella lotta tra gladiatori. Il tennis è tutto questo, e anche di più!

0 comments
  1. Giocare al meglio dei 3 significherebbe declassarli in semplici Masters 1000… Certi capisaldi non vanno toccati…
    Per quanto riguarda l’eliminazione dei “vantaggi” nel singolo game sono d’accordo…

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