ATP Finals, il più forte è Murray. Andy vince il Master e termina la stagione al n.1 del mondo

(1)A.Murray d (2)N.Djokovic 6-3 6-4

Wimbledon, Oro Olimpico, Numero 1 e Master. Di fronte ad una O2 Arena strapiena e tutta in sua favore, Andy Murray termina la stagione più incredibile e vincente della sua carriera come meglio non poteva stringendo tra le  mani anche la coppa riservata al Maestro.

Lo scozzese, grazie ad una grande prestazione, soprattutto al servizio, batte Djokovic per 6-3 6-4, smentisce tutti coloro che ieri sera dopo il match di Nole vedevano favorito il serbo e si conferma il tennista più forte del momento. Andy diventa così il 17 esimo giocatore a concludere la stagione ATP in vetta al ranking impedendo al serbo di raggiungere Federer a quota 6 Master. Il tennista nativo di Dunblane riesce anche nell’impresa di sollevare il trofeo dopo aver anullato un match point in semifinale.

Con la prima finale del Master che assegnava anche lo status di numero 1 va dunque in archivio un 2016 che ha avuto due dominatori, prima Djokovic e poi Murray.

LA CRONACA

1°SET: si parte con Murray al servizio che nonostante due doppi falli causati probabilmente dalla tensione tiene il servizio a 30. I game scorrono via comodamente fino al sesto gioco quando Djokovic salva una palla break con uno smash vincente. Il break per lo scozzese arriva tuttavia poco dopo: sul 3-4 il tennista di Belgrado si fa sorprendere da un Murray sempre più aggressivo che va a segno con un bellissimo dritto inside-out che lo porta sul 5-3. Qui Murray non trema e al primo tentativo va avanti di una frazione.

2°SET: Djokovic al servizio va subito in difficoltà. Nel primo game riesce in qualche maniera a cancellare quattro palle break ma alla quinta finisce per cedere mandando un dritto fuori di metri. Andy appare in controllo delle operazioni e infatti sul 3-1 trova un nuovo break che lo manda sul 4-1. Con la testa sotto la sabbia, Djokovic da grande campione reagisce e accorcia sul 3-4 ma ora è troppo tardi per recupere. Murray infatti tiene la battuta a 15 e si garantisce la possibilità di servire per il successo. Quattro punti lo separano dalla storia. Si arriva a match point,  Djokovic ne annulla 2 con coraggio ma il terzo è quello vincente per Andy che chiude grazie ad una risposta in corridoio dell’avversario.

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