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Atp Finals, la consacrazione di Murray, o il pronto riscatto per Nole?

L’ epilogo della stagione è alle porte, le Atp Finals di Londra stanno per iniziare, e i riflettori, come è normale e giusto che sia, saranno tutti puntati su Andy Murray e Novak Djokovic, protagonisti e rivali della maggior parte della stagione, artefici di una sorta di duopolio, che negli ultimi anni avevamo ammirato con i vari Federer-Nadal, Djokovic-Nadal, o Federer-Djokovic. Il grande favorito questa volta è proprio lo scozzese, che davanti al pubblico di casa cercherà di festeggiare nel migliore dei modi la sua prima volta da numero uno del tennis mondiale, dopo un inseguimento durato per mesi.

Murray non avrà comunque vita facile, già dal Round Robin, che lo vedrà inserito nel raggruppamento più insidioso, quello denominato gruppo McEnroe: insieme al britannico infatti troviamo Stan Wawrinka, Marin Cilic e Kei Nishikori, che rappresentano delle vere e proprie mine vaganti sulla strada di Andy. Lo svizzero anche in questo 2016 ha dimostrato di poter sconfiggere chiunque, nelle sue settimane di grazia, mentre il croato ha disputato un gran finale di stagione, arrivando a queste Finals come uno dei tennisti più in forma del momento; chiude il raggruppamento Nishikori, che al di là dell’ indiscusso potenziale non sembra attraversare uno dei suoi periodi migliori.

Nel secondo gruppo, il gruppo Lendl, Djokovic sembrerebbe destinato ad avere vita ben più facile, con i vari Raonic, Monfils, e Thiem. Il canadese è afflitto da problemi di salute, che l’ hanno costretto al ritiro al Master di Parigi, e che sembravano metterne in dubbio la presenza in quel di Londra; Dominic Thiem, alla prima partecipazione alle Finals, dopo una stagione dispendiosa dal punto di vista energetico, con tanti tornei disputati, e Gael Monfils, che in carriera non è mai riuscito ad imporsi sul serbo, non sembrano avere i requisiti necessari, per contrastare Djokovic.

Ci sono comunque tante variabili da tenere in considerazione, prima di avventurarsi in pronostici azzardati, come ad esempio le condizioni fisiche, ma soprattutto mentali, in cui potremo trovare i due grandi favoriti:

-Murray arriva in fiducia, galvanizzato dal suo nuovo piazzamento in classifica, ma al tempo stesso potrebbe accusare un calo di concentrazione dovuto ad un appagamento che potrebbe essere più che naturale.

-Djokovic vuole riconquistare la leadership, ma al tempo stesso avrebbe bisogno di ricaricare le batterie, dopo tante settimane da dominatore indiscusso.

-Murray gioca in casa, e come ha già dimostrato a Wimbledon, in Coppa Davis, e alle Olimpiadi del 2012, davanti al suo pubblico diventa ancora più forte.

L’ appuntamento è fissato per domenica 13, primo giorno di incontri di questa edizione delle Atp Finals, che si concluderanno domenica 20 novembre, incoronando con ogni probabilità quello che sarà il numero uno del mondo.

Andrea Mariotti

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