WTA Finals: le parole di Muguruza, Kvitova, Safarova e Kerber

Dichiarazioni post-termine della fase a gironi per tutte e 4 le partecipanti al primo gruppo del torneo di Singapore.

Da poco si è conclusa la fase a gironi delle WTA Finals di Singapore e a trionfare sono state Garbine Muguruza e Petra Kvitova nel primo gruppo e Maria Sharapova e Agnieszka Radwanska nel secondo. Niente da fare per la nostra Flavia Pennetta e per Safarova e Kerber; out a sorpresa Simona Halep. Ascoltiamo le parole delle protagoniste di questa mattina:

Assieme alla Sharapova è stata la giocatrice che ha impressionato di più in questo torneo: la più solida e la più continua, come ha dimostrato anche durante tutto il cammino compiuto durante l’anno. Garbine Muguruza ha perso un set, ma è riuscita comunque ad imporsi sulla Kvitova al terzo: “Volevo solo vincere, non mi interessava prendermi il set che mi avrebbe assicurato il passaggio alla semifinale. Ho pensato: ‘Non lasciare le cose a metà, vai in campo e vinci’ e ho avuto ragione. Non ho giocato al meglio, la partita è stata altalenante ma sono contenta di essere riuscita a combattere la frustrazione e a vincere contro una grande campionessa come Petra“.

La spagnola ha proseguito: “Sono molto stanca, devo giocare in semifinale sia in singolare che in doppio, ma fortunatamente ho un giorno di pausa. Devo recuperare per essere pronta per entrambi i match. Se posso portare lo stesso carisma di Nadal nel circuito? Vorrei poterlo fare, ma non so come gli altri mi vedano da fuori“.

Contenta a metà invece la sconfitta, ma comunque passata in semifinale, Petra Kvitova: “Sono delusa per il mio inizio d’anno, negli Slam ho ottenuto risultati deludenti, ma sono comunque riuscita a vincere tre titoli. Quest’anno sono successe talmente tante cose che mi sembra davvero incredibile essere arrivata a questo punto”.

A permettere a Petra il passaggio del turno è stata, indirettamente, la connazionale ed amica Lucie Safarova, grazie ad una bella prestazione contro la tedesca Angelique Kerber: “Sono entrata in campo con una mentalità positiva: non avevo vinto gli ultimi due match ma ero contenta di come avevo giocato Penso di aver espresso un buon tennis, le ho messo pressione e sono riuscita a portare dalla mia parte le occasioni avute. Sono contenta di aver finito l’anno in questa maniera, dopo l’infezione post-US Open è stata dura rimanere positiva. Non vedo l’ora che cominci la prossima stagione“.

Bastava un solo set, invece, alla Kerber per passare, ma purtroppo è andata male: “Sono arrivati alcuni fantasmi nella mia testa dopo il primo match e non sono più riuscita a liberarmene: mi auguro che in futuro i match si riescano a giocare in concomitanza, dato che in questo modo secondo me è ingiusto, come nel calcio. Quando conta, devi giocare alla stessa ora: non sono riuscita a rimanere concentrata nè ad imporre il mio gioco. Semifinale o meno, per me la cosa più importante è giocare bene e oggi non l’ho fatto“.

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