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L’angolo delle stats: i signori del break-point

Ieri si è finalmente concluso il Master 1000 di Shanghai, il penultimo della stagione, vinto da Roger Federer. Si tratta dell’ultimo outdoor, prima di Bercy. Qui infatti abbiamo una situazione leggermente diversa rispetto ai normali tornei sul cemento in questo periodo dell’anno. I tornei asiatici infatti si giocano sul cemento, ma all’aperto, a differenza di altri in contemporanea come Mosca o Stoccolma. La nostra analisi di oggi riguarda un aspetto molto particolare ma di fondamentale importanza a questi livelli. Oltre che alla superficie (hard court, cemento) approfondiamo il tema del “break”, che avviene quando il giocatore al servizio perde il game. Le colonne che ci interessano sono le seguenti:

BPConv%:           percentuale di palle break convertite

BPConv:              palle break convertite

BPChnc:               palle break guadagnate

BPSaved:            palle break salvate

BPvs:                    palle break sul proprio servizio

Rk Player M BPConv% BPConv BPChnc BPSaved BPvs
1 Rafael Nadal [ESP] 14 44.4% 32 72 35 54
2 Roger Federer [SUI] 16 38.5% 40 104 35 49
4 Alexander Zverev [GER] 12 49.2% 29 59 39 56
7 Dominic Thiem [AUT] 9 36.2% 25 69 32 53
8 Grigor Dimitrov [BUL] 10 33.8% 24 71 23 35
9 Stanislas Wawrinka [SUI] 9 33.9% 21 62 32 48
10 Pablo Carreno Busta [ESP] 10 42.4% 28 66 23 45
12 David Goffin [BEL] 9 39.7% 27 68 44 70
13 Roberto Bautista Agut [ESP] 9 40.3% 29 72 32 53
14 Kei Nishikori [JPN] 9 40.7% 33 81 31 53
15 Kevin Anderson [RSA] 9 47.4% 18 38 24 36
17 John Isner [USA] 10 40.9% 9 22 16 23
20 Nick Kyrgios [AUS] 17 33.3% 33 99 29 40

La tabella mostra chi dei top 20 ha giocato quest’anno almeno 9 match nei Master 1000 su cemento e relative percentuali. Kyrgios e Federer sono quelli che hanno giocato di più, ma vediamo la prima colonna relativa alla percentuale di palle break convertite, ovvero di effettivi break. Col 49.2% Alexander Zverev si piazza nettamente fra i migliori, con 12 match giocati, quindi sopra la media. C’è da dire però che lo stesso tennista tedesco è fra quelli che ha la peggiore stats nelle palle break salvate (39) e nelle palle break sul proprio servizio (56).

Ma dov’è che si vede la lucidità, la concentrazione e la fulgida e micidiale spietatzza del giocatore dal buon servizio? Di certo nelle palle break convertite, ovvero quei punti che possono anche essere solamente un paio, ma cambiano definitivamente un match, e a volte l’intero torneo. E qui abbiamo sempre “The King” Roger Federer con 40 break sfruttati, seguito da Kyrgios e Nishikori con 33. Una curiosità sta nel fatto che proprio questi 3 giocatori siano anche quelli che hanno avuto più possibilità di fare il break (colonna BPChnc), quindi sono più attenti sulla risposta, soprattutto sul cemento.

Chi deve stare molto attento sul proprio servizio, a giudicare dalle statistiche sul cemento, è David Goffin. Il tennista belga ha dovuto fronteggiare ben 70 palle break in 9 match. La situazione cambia se consideriamo solo le partite giocate sul cemento.

Rk Player M BPConv% BPConv BPChnc BPSaved BPvs
1 Rafael Nadal [ESP] 36 40.1% 129 322 112 160
2 Roger Federer [SUI] 30 44.0% 110 250 87 132
4 Alexander Zverev [GER] 30 44.1% 86 195 116 165
7 Dominic Thiem [AUT] 30 40.1% 99 247 146 219
8 Grigor Dimitrov [BUL] 32 38.1% 99 260 134 182
10 Pablo Carreno Busta [ESP] 25 43.3% 87 201 116 179
12 David Goffin [BEL] 35 41.6% 128 308 145 234
13 Roberto Bautista Agut [ESP] 35 42.0% 136 324 135 211
16 Sam Querrey [USA] 32 42.4% 100 236 93 162
17 John Isner [USA] 29 37.8% 45 119 87 116
18 Jo Wilfried Tsonga [FRA] 27 40.1% 75 187 64 100
19 Tomas Berdych [CZE] 25 50.0% 64 128 86 129
20 Nick Kyrgios [AUS] 31 36.7% 73 199 70 103

Qui consideriamo chi ha giocato almeno 25 match. Come % di palle break convertite abbiamo Tomas Berdych col 50%, seguito da Federer (44%). Mentre nei break convertiti abbiamo Bautista Agut, Goffin e Nadal oltre i 120, ovvero 3 vincitori di tornei quest’anno. Uno di quelli che rischiano di più sul cemento col proprio servizio è Dominic Thiem, sicuramente più a suo agio sulla terra rossa.

Vedremo se da qui a Bercy le cose cambieranno, in attesa delle ATP Finals di Londra, l’ultimo appuntamento dell’anno sul cemento indoor dell’O2 Arena.

Marco Catalano

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