5 maggio 2011, secondo turno del Mutua Madrilena Open, il secondo Masters 1000 su terra rossa della stagione. Si affrontano Roger Federer, testa di serie numero 3, a causa di un Djokovic ancora imbattuto quell’anno e di un Nadal che ha dominato il 2010, e Feliciano Lopez, numero 39 del mondo che al primo turno ha sconfitto Milos Raonic in tre set.
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I primi giochi scorrono velocemente, soprattutto durante il servizio del campione svizzero, che detta benissimo i ritmi degli scambi, ma anche Feliciano se la cava bene. Il primo bel punto della partita arriva nel turno di battuta di Roger: dopo aver risposto con difficoltà, lo spagnolo riesce a prendere un drittone di Federer e successivamente anche uno smash, ma non può nulla sulla volee conclusiva dell’allora numero 3 al mondo. La prima palla break del match è per Federer il gioco successivo, ma gli viene prontamente annullata con un ace. Il break se lo guadagna due giochi più tardi quando sul 30-30 fa un bel punto a rete e successivamente piazza un lungolinea di rovescio che trafigge l’avversario. Quest’ultimo però non si arrende e si prende il controbreak proprio quando lo svizzero serviva per il set, giocando un game pazzesco e annullando 4 set point. Entrambi alzano il livello di tennis per arrivare al tiebreak, che definire al cardiopalma sarebbe forse troppo riduttivo. Si procede punto a punto e, a parte i primi due, tutti i punti vengono vinti da chi è al servizio: la situazione si sblocca sul 13-13, quando Federer deve tirar fuori dal cilindro un gran dritto per chiudere lo scambio e guadagnare un minibreak, per poi vincere il primo set al nono tentativo.
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Il secondo parziale procede spedito fino all’ottavo gioco dove la prima occasione di strappare il servizio ce l’ha Lopez, ma lo svizzero la annulla prontamente e si porta poi sul 4-4. Due giochi più tardi è costretto a salvare un set point allo spagnolo e per chiudere il game ha bisogno di due ace consecutivi. Si arriva quindi ad un altro tiebreak, ma questa volta Feliciano è più affamato e praticamente ingiocabile e schianta Federer 7-1.
Anche il terzo set procede spedito fino al sesto game quando lo spagnolo è costretto ad annullare 4 palle break, di cui 3 consecutive. Si arriva così al terzo ed ultimo tiebreak della partita: anche questa volta Feliciano all’inizio è più incisivo e si porta sul 5-2. In quel momento probabilmente si è spezzato l’incantesimo: dopo essersi aperto il campo benissimo, costringe Federer ad alzare un lob che però è comodo, Lopez lo lascia rimbalzare e lo sbaglia clamorosamente: quel punto lo avrebbe portato sul 6-2 con 2 minibreak a favore, invece si va sul 5-3. Lo svizzero recupera il minibreak di svantaggio, tuttavia il primo ad avere un matchpoint a favore è Feliciano. Federer piazza un ace proprio sulla T, per poi ottenere un matchpoint grazie ad un gratuito dell’avversario, ma anche questo viene annullato. Siamo sul 7-7. L’allora numero 39 al mondo tira uno slice sul nastrro e offre a Roger il primo matchpoint sul proprio servizio: un tiro out dello spagnolo chiude i conti, consegnando a Federer una soffertissima vittoria per 7-6, 6-7, 7-6. Lo spagnolo ha giocato una splendida partita e sicuramente rimuginerà ancora per molto tempo quel suo errore con lo smash.
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