Il lungo e difficile percorso di Andy Murray per diventare n.1 del mondo

[tps_title]Us Open Junior 2004, prima perla[/tps_title]

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La prima perla importante a 17 anni. Lo scozzese, numero 3 del seeding, battè Sergiy Stakhovsky nella finale degli Us Open under 18 diventando il primo teenager britannico a vincere un Major dal 1993.

[tps_title]Thailand Open 2005, prima finale ATP[/tps_title]

A distanza di un anno dall’affermazione a New York, Andy raggiunse in Asia la prima finale ATP. Perse con il numero 1 del mondo Roger Federer che nel corso degli anni divenne poi uno dei suoi maggiori rivali.

[tps_title]Febbraio 2006, primo titolo ATP[/tps_title]

A 18 anni, Andy Murray celebrò nel SAP Open, mandando anche un bacio alla fidanzata Kim Sears, il primo titolo Atp grazie al successo in finale ai danni di Lleyton Hewitt.

[tps_title]Aprile 2007, debutto in top 10[/tps_title]

Andy Murray entrò per la prima volta tra i primi 10 del mondo nel 2007 raggiungendo le semifinali ad Indian Wells e Miami. In precedenza si era anche spinto fino agli ottavi agli Australian Open dove perse con l’allora numero 2 Rafael Nadal.

[tps_title]Luglio 2012, prima finale a Wimbledon[/tps_title]

Nell’estate di 4 anni fa il tennista di Dunblane pose fine ad una attesa che durava 74 anni. Andy arrivò infatti in finale a Wimbledon ma non riuscì a battere Roger Federer da cui venne superato in 4 set. Tanta l’emozione sul volto di Murray che divenne il primo tennista britannico a raggiungere l’ultimo atto dello Slam sul verde da Bunny Austin nel 1938.

[tps_title]Agosto 2012, oro olimpico[/tps_title]

Andy tuttavia ebbe modo di rifarsi un mese dopo battendo nello stesso impianto nella finale olimpica Federer per 6-2 6-1 6-4 prima di vincere in coppia con Laura Robson l’argento nel doppio misto. Altra impresa,  altra storia scritta visto che era dal 1908 che un britannico non vincesse la medaglia più preziosa nella competizione a Cinque Cerchi.

[tps_title]Us Open 2012, prima affermazione Slam [/tps_title]

Sulla scia dell’oro olimpico, Murray si spinse in finale anche agli Us Open. Avanti 2 set a 0 contro Novak Djokovic, il n.1 di Gran Bretagna si fece riagganciare ma riuscì comunque a trionfare al quinto set. Dopo 4 ore e 54 minuti di rara lotta, Murray si laureò campione regalando alla Gran Bretagna, a digiuno dal 1936, il primo Slam dai tempi di Fred Perry.

[tps_title]Luglio 2013, prima vittoria a Wimbledon [/tps_title]

Nonostante il nervosismo nella parte finale dell’incontro, Murray sconfisse il numero 1 delle classifiche Novak Djokovic con il punteggio di 6-4 7-5 6-4 e mise in bacheca il secondo Major,  il primo sui prati di casa.

[tps_title]Novembre 2015, eroe della Coppa Davis [/tps_title]

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Lo scorso novembre Andy guidò la Gran Bretagna verso la storica conquista della Coppa Davis. Lo scozzese si aggiudicò 11 dei 12 match giocati con la maglia della nazionale inclusi 3 doppi con il fratello Jamie. Si trattò per la Gran Bretagna della prima vittoria in Coppa Davis dal 1936.

[tps_title]Luglio 2016, ancora Wimbledon[/tps_title]

Approfittando dell’uscita di scena di Djokovic per mano di Sam Querrey, Murray arriva in finale senza problemi e nell’ultimo atto ha la meglio su Milos Raonic per 6-4 7-6 7-6. Conquistato il 38esimo alloro in carriera, il terzo della stagione. 

[tps_title]Agosto 2016, nessuno come lui[/tps_title]

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Forte di una striscia di 22 vittorie consecutive, Andy diventa il primo tennista a vincere due medaglie d’oro consecutive ai giochi olimpici grazie al trionfo su un eroico Del Potro e riscrive la storia della competizione a Cinque Cerchi.
[tps_title]Novembre 2016, leader del ranking ATP[/tps_title]

La semifinale di Parigi Bercy che non si è giocata a causa del forfait di Milos Raonic, incorona un superlativo Andy Murray numero 1 del mondo. Lo scozzese, diviene così il secondo giocatore più anziano a raggiungere per la prima volta la vetta della classifica, davanti a lui solo John Newcombe che ci riuscì nel 1974.

Murray è anche il tennista che ha ricoperto per più tempo la posizione numero 2 prima di salire il gradino che porta alla vetta. Un balzo in avanti meritatissimo che lo elegge il più forte tennista del momento.

Fonte: Irish Examiner

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