Fabbiano re di Zhuhai

Dalla Puglia, la porta dell’Est dell’Italia al lontano oriente, in Cina. Thomas Fabbiano si aggiudica il torneo challanger di Zhuhai, ricordando al buon Ze Zhang che nemo est propheta in patria.

Fabbiano ha vinto un torneo giocando molto bene, dimostrando gli enormi progressi fatti con tutti i colpi del suo repertorio, mettendo in evidenza una solidità tecnica impressionante da fondo campo, ma soprattutto una serenità psicologica che lo stanno portando nella top100 del tennis mondiale. Da domani infatti Thomas sarà nuovamente al suo best ranking, n .107 ATP. Davvero ad un passo dal rinverdire per la Puglia i fasti di Gianluca Pozzi, il barese che per tanti anni si è divertito in giro per il mondo conquistando la top100 col suo tennis old style.

Il tennis di Fabbiano è invece tipicamente moderno. Di sostanza abbiamo detto dopo la vittoria sulla tds n. 1 Yuki Bhambri. Così è stato oggi, contro un avversario che ha trovato nel servizio prima un nemico, poi un grande alleato per conquistare il primo set. Il match infatti è stato sempre dominato, non controllato, dal nostro giocatore, che alla partenza si issava sul 3-0 togliendo il servizio al suo avversario nel secondo game, al quinto tentativo, e ostentando grande sicurezza sul proprio. Si andava così sul 5-2 quando dopo un medical time out chisto da Zheng (classe ’90 e n. 193 del ranking), Fabbiano si disuniva, mentre il padrone di casa trovava punti con la risposta, in special modo col dritto. Salivano gli errori di Fabbiano, fino ad allora assenti, calavano le percentuali di prima palla, mentre fioccavano aces e servizi vincenti in casa Zheng. 7-5 il primo parziale.

Fabbiano riparte con determinazione, tiene il servizio e poi inizia a martellare da fondo, spostando il suo avversario col rovescio incrociato, ottimamente manovrato e di buona profondità, per poi chiudere col dritto, diventato un arma a tutto campo. 6-1 in un lampo.

Inizia il terzo e decisivo set: Fabbiano ha percentuali al servizio che rendono il 70 % con la prima e il 63 % con la seconda, Zheng sbaglia parecchio perché il ritmo imposto da Thomas semplicemente non lo regge. Si va avanti 5-1 Italia, con un buon turno di servizio tenuto da Zheng. Al momento di chiudere Thomas ha l’unico vero momento di distrazione del match, forse pensa ai sacrifici fatti, a questo obiettivo della top100 che pareva un muro invalicabile e che invece adesso è davvero ad un passo e si ritrova 0-40. Recupara due palle break (fino ad allore ne aveva concesse solo 5 in tutto il match) ma un dritto di Zheng lo costringe a cedere. L’occasione per il cinese di rientrare: ma anche lui avverte la tensione. Poche prime, un doppio fallo, e iniziano i match points. Prima due, sul 15-40 annullati con servizio vincente e aces, poi un terzo con Thomas che prova a chiudere di dritto ma con scarsa fortuna, e infine il quarto, fatale per l’allievo del francese Benhabiles.

T. Fabbiano (4) d. Z. Zheng 5-7 6-1 6-3

Alberto Maiale

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