Categories: TENNIS ITALIANO

Foto-intervista esclusiva a Roberta Vinci: “Vi racconto il viaggio della mia vita”

[tps_title]2. “Il fratello più figo del mondo!”[/tps_title]

R. V.: Ciccio, il fratello più figo del mondo! Sempre sorridente e con la battuta pronta. Ora lavora in banca a Taranto, ma io l’avrei visto bene come cabarettista in tv. È uno spasso, con lui non ti annoi mai! Abbiamo iniziato a giocare insieme a tennis, da piccoli, al muro, quando papà ci portava con se al circolo. All’inizio lui era talmente buono con me da farmi vincere sempre, poi con il tempo ha iniziato a capire che stava sbagliando e soprattutto anche in lui si è accesa la lampadina dell’agonismo quella che ti dà la voglia spasmodica di vincere. A quel punto in campo ha cominciato a fregarmi le palle, non riuscivamo mai a finire una partita perché io iniziavo ad innervosirmi, da lontano mio padre, vedendo la scena, decideva d’intervenire e di porre fine a tutto (Ride). Con il tempo Ciccio ha poi deciso di smettere di giocare, ed è stato un peccato, perché era molto bravo. Aveva iniziato a non tollerare più il costante paragone, il fatto di essere considerato in ogni circostanza come il “fratello di” tanto da decidere di lasciar perdere il tennis. Ad oggi è il mio tifoso numero uno.
Quando eravamo piccoli, penso di non ricordare un solo gesto di affetto mio nei suoi confronti; lui, invece, mi riempiva sempre di baci e abbracci… Troppo più affettuoso!”. (Ride)
Ti racconto solo questo episodio: Ciccio 12 anni più o meno, io 10: eravamo al mare da soli, dovevamo tornare per le 13 alla villa, che dista circa 5 minuti a piedi dalla spiaggia (lui è sempre stato puntualissimo). Quel giorno erano le 13 passate e noi non eravamo ancora rientrati. Mia madre preoccupata si affacciava continuamente al balcone, ad un certo punto, intravede noi in lontananza che camminiamo pianissimo, a passo di lumaca. Io avevo perso le ciabattine al mare e mio fratello mi aveva fatto salire con i miei piedi sopra i suoi: avevamo iniziato a camminare insieme a ritmo, piedi sui piedi, per percorrere pochi chilometri ci abbiamo impiegato tantissimo, ma così facendo ha evitato di farmi scottare. Meraviglioso, gli voglio troppo bene!”

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Giuseppina Marrazzo

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Giuseppina Marrazzo

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