Mamma Mia!

Due giocatori accomunati dalla stessa iniziale del cognome e dalla stessa nazionalità. Una settimana indimenticabile per entrambi. Un grande sorriso regalato al tennis italiano, che è sempre più fiducioso nei confronti del futuro. Gianluca Mager e Lorenzo Musetti: mamma mia!

Non è stata una settimana qualunque per il tennis azzurro quella appena volta al termine. Il merito è di due giocatori che, sorprendendo tutti, si sono resi protagonisti di un qualcosa di impronosticabile. Da un lato un qualificato che batte il numero quattro del mondo, raggiunge la finale in un Atp 500 e fa il suo ingresso in Top 100 alla posizione 77. Dall’altra un classe 2002 che sconfigge due avversari più quotati di lui e si qualifica per il suo primo main draw a livello Atp in carriera. Al di là dei risultati, però, le cose che ci danno speranza per il futuro sono altre. 

I demeriti di Thiem hanno oggettivamente contribuito alla vittoria di Mager, ma ciò non è assolutamente un motivo per sminuirla. Innanzitutto bisogna arrivare a giocarlo quel match e Gianluca ne ha prima dovuti vincere ben due, battendo tra l’altro Casper Ruud, fresco vincitore dell’Atp di Buenos Aires. Il tennista sanremese ha inoltre dovuto tenere alta la concentrazione vista l’interruzione per pioggia che ha fatto slittare il match al giorno dopo, sulla situazione di un set e un break di svantaggio per il giocatore austriaco. Molto simile la semifinale contro l’ostico Balazs, che ha recuperato un set di svantaggio ed è andato davvero vicino a portarla a casa nella frazione decisiva. Al tie-break del terzo, però, a spuntarla è stato Mager, diventato il terzo italiano a raggiungere la finale in un Atp 500 dopo Fognini e Seppi. Paradossalmente, la miglior partita della settimana di Gianluca è stata l’unica sconfitta, in finale contro Garin. Nonostante il risultato sfavorevole, bisogna partire dal presupposto che Mager se l’è giocata alla pari con il numero 28 del mondo. A dirla tutta l’azzurro a tratti è sembrato anche superiore ed il punteggio lo ha effettivamente confermato. Inoltre, l’aspetto davvero positivo della prestazione di Gianluca è stato il suo atteggiamento in campo, più che mai aggressivo. Mager ha giocato senza paura ed è riuscito ad impensierire il suo avversario tirando fuori dal cilindro colpi strepitosi. Purtroppo l’esito non è stato dei migliori ma, anche se può risultare quasi banale dirlo, si tratta solo dell’inizio. Il 2020 potrebbe davvero essere l’anno di Gianluca.

Lorenzo Musetti. Fit

Quanti 17enni conoscete che sono riusciti a qualificarsi ad un torneo Atp? Attenzione, non stiamo parlando di quelli direttamente in main draw, magari in virtù di una wild card, come ad esempio il classe 2003 Carlos Alcaraz a Rio. Se avete risposto zero avete ragione perché non ce ne sono. O meglio non ce n’erano fino a pochi giorni fa. Lorenzo Musetti, il quale ha brillantemente superato le qualificazioni dell’Atp 500 di Dubai, è stato il primo. Nel tabellone cadetto grazie ad una wild card, il tennista di Carrara ha scardinato la resistenza di Popyrin e Donskoy prima di conquistare l’accesso al primo tabellone a livello Atp in carriera. Purtroppo la dea bendata non gli è stata favorevole. Tra la wild card Gunneswaran, l’acciaccato Gasquet, il redivivo Lu e la sesta testa di serie nonchè numero cinque della Race Rublev, ovviamente l’italiano ha pescato proprio il russo. Il dignitoso duplice 6-4 con il quale si è concluso l’incontro però, ha ribadito ancora una volta i progressi dell’allievo di Simone Tartarini, che ha davanti a lui un futuro più che roseo.

Mager. Musetti. Mamma Mia! Il tennis italiano non smette di sorprendere a livello mondiale.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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Antonio Sepe

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