Game, BET, match: due grandi match oggi alle ATP Finals

Belle le Finals!

Ho avuto la fortuna di poterle vedere per diversi anni all’Arena O2, e quest’anno è veramente un peccato non potervi partecipare; vorrà dire che a partire dall’anno prossimo, a Torino, si riprenderà la tradizione…

Seconda giornata, dopo quella inaugurale di Domenica.

Due match in singolo oggi, come da tradizione.

Inziamo con Djokovic vs Schwartzman.

Il mio intento non è svelare il vincitore, ma spiegare perché Nole non può perdere il match.

Innanzitutto, l’esperienza.
Nole è ormai cliente abituale delle Finals, mentre il buon Diego vi si affaccia per la prima volta; sia ben chiaro, l’argentino ha (purtroppo) meritato più del nostro Matteo di agguantare l’ultimo posto a disposizione, ma quello di oggi ha tutta l’aria di essere un match di passerella per il serbo.

Diego è 22-15 in carriera sulla superficie, mentre Nole, tanto per citare i miei amati numeri, è 138-42.
Diego è, in carriera, contro top 5, 0-4 e più in generale su hard 0-14.

Nole ha iniziato nel 2008 a vincere il torneo dei Maestri, e poi lo ha rivinto nel 2012, nel 2013, nel 2014 e nel 2015.

Nole, con tutto il rispetto sincero per Schwartzman, è più forte, ed essendo più esperto, immagino vorrà vincere senza perdersi in chiacchiere.

 

La seconda partita è quella fra Medvedev e Zverev.

Sicuramente questa è una partita più equilibrata, con il tedesco che conduce negli scontri diretti per 5-2.

Si son sfidati tre volte sulla superficie blu, i due ragazzi, e l’ultimo incontro ha visto uscire vincitore Medvedev.
Vittoria importante, visto che è coincisa con la vittoria del 1000 di Parigi Bercy.

Zverev ha però battuto, abbastanza nettamente, il russo nelle altre due occasioni, che son coincise con due partecipazioni alle Finals.

Match equilibrato dicevo, che potrebbe prendere una strada o un’altra.
In questa situazione di incertezza, bisogna scavare a fondo, evitando le buche, e cercare una quota che abbia valore.

Ecco che allora diventa importante conoscere i giocatori, le loro virtù e le loro debolezze.
Quindi, cosa scommettere?

Eccoci, senza fretta, pian piano vi ci porto.

Io immagino una partita tirata, verosimilmente tre set, o due molto combattuti.
Non mi piaccion le quote degli handicap, non mi piaccion le quote under over dei giochi.

Se però è vero che il match sarà intenso, tirato, combattuto, e immaginando che ci possa essere emozione e voglia di far bene, gli errori aumenteranno.
Nessuno dei due è un robot, ma il tallone d’achille di Zverev potrebbe tornarci utile.

Quale tallone d’achille?
Il servizio, ovviamente, che spesso e volentieri lo lascia per strada durante un match.

Ecco allora che la quota offerta sui doppi falli diventa appetibile, verosimile, e lascia aperta la possibilità di tifare per l’uno o l’altro, a scelta.

 

 

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