Game, BET, match: è il giorno dei favoriti?

Il tennis è uno sport meraviglioso, e parte della sua bellezza sta nella sua imprevedibilità.

Così può accadere che un Albot abbia la meglio su Shapovalov, o che un Forejtek batta un Cilic con le batterie scariche.

E oggi?

Iniziamo col vedere cosa ci potrebbe riservare il match fra Gasquet e Caruso.

Salvatore è la nota positiva della settimana, visto che Sinner non fa più di tanto notizia, anzi, fa rumore quando non c’è, alle fasi finali di un torneo.
Caruso dicevamo: prestazione di gran carattere contro il beniamino di casa Kuzmanov al primo turno, e prestazione di alto livello contro il più quotato Auger-Aliassime, che spesso mostra tutti i suoi vent’anni, in termini di (in)esperienza.

Caruso rimane comunque con 67-69 sulla superficie; quest’anno è attualmente 5-3, ma l’anno dove ha fatto meglio è stato il lontano 2015, quando ha fatto 10-7, risultato maturato lottando nei futures e nei challenger.

Domani per il nostro portacolori l’asticella si alza notevolmente, perché dall’altra parte della rete ci sarà una vecchia volpe del circuito, quel Gasquet che spesso, lontano dalle luci dei riflettori, inanella prestazioni positive e avanza nei tornei.

Carballes Baena non era un avversario ostico, Forejtek avrebbe potuto esserlo, visto il boost ottenuto con l’affermazione su Cilic.

Caruso ha giocato su ritmo e potenza contro Felix, ma oggi dovrà stare molto attento a non venire intrappolato nella rete del francese, abilissimo a variare il gioco, a fare smorzate, a scendere a rete, a scombussolare le carte in tavola.

Il tifo non mancherà di certo, ma le scommesse sono un’altra cosa, e Gasquet ha chance molto più concrete.

 

La seconda bet del giorno è dedicata a Monteiro.

E perché mai, vi chiederete.
Perché le quote, in questo caso, sembrano essere ingiustificatamente alte.

Se avessi dovuto far io le quote, non sarei andato sopra l’1.50; trovare Thiago a quasi 1.60 significa solo una cosa: valore.

Monteiro, testa di serie numero 1 del torneo, affronta un avversario ampiamente alla sua portata, e inoltre la forma è un fattore importante: il brasiliano è 8-2 nelle ultime 10, Torpegaard solo 4-6.

Il danese, che bissa il risultato ottenuto qui lo scorso anno, si è ben comportato durante l’estate sul cemento americano, ma oggi affronta un avversario ben più ostico di Blumberg, attuale 1713 del mondo.

Match inedito fra i due, ed entrambi non è che siano propriamente nati per giocare sul cemento: 57-51 Monteiro, 37-32 Torpegaard.

Il fattore decisivo, oltre la forma, sarà allora l’esperienza, e se le cose stanno così, non si può non eleggere il brasiliano favorito del match.

 

Maurizio Petti

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Maurizio Petti

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