ATP Australian Open 2020: pronostici e scommesse antepost

Gli Australian Open sono alle porte, e mai come quest’anno seguiti da perplessità e critiche, principalmente per ciò che sta accadendo in Australia.
La terra brucia, l’aria non è respirabile, la salute dei giocatori (e del pubblico) è comunque a rischio.

Io però non ho 16 anni, non ho una mantellina gialla e non sono svedese, e non vado a fare chiacchiere in giro per il mondo, la soluzione non ce l’ho, ma confido fortemente in chi sta lavorando per risolvere il problema, e il meglio che posso sperare è che si possa tornare prestissimo a parlare solo di sport.

Il Main Draw è stato rilasciato e lo hanno visto e studiato tutti, tutti hanno detto la loro, ora però facciamo anche noi un’analisi seria, di quelle che ci permetteranno di far cassa.

La modalità è nota ormai, si divide il Draw in più parti e da ognuna si estrapola un giocatore che potrebbe arrivare in fondo.

Iniziamo con gli uomini.
Primi sedici, salta agli occhi il nome di Nadal ovviamente, ma al sottoscritto salta agli occhi anche il nome di Kyrgios, autentico promotore di una campagna di sensibilizzazione per raccolta fondi per le vittime degli incendi.
Se Nick ha una motivazione forte, e questa della sua terra lo è, Nick gioca e gioca a vincere.
Poi può anche perdere, ma lui gioca a vincere.
Nadal è apparso in forma ma impotente di fronte a Nole in ATP Cup, e la superficie non è certamente la sua preferita; aggiungiamo che Kyrgios ha più minuti sulle gambe, e Khachanov per quanto bravo (a me piace come tennista), non rappresenta un ostacolo; punto alla sorpresa e mi tengo Nick.

Secondi sedici.
Il Felix che ha perso da Rublev l’altro giorno ha mandato un segnale chiarissimo, vuole trovare il suo spazio tra i grandi e la strada intrapresa è quella giusta; per me è il veleno della batteria, anche se il nome di Thiem è ancora troppo ingombrante per tutti, perché Domenico quest’anno cercherà la consacrazione totale.

Per ora mi tengo l’austriaco, ma Auger-Aliassime, se in grado di reggere la pressione dei tre su cinque, potrebbe tranquillamente insidiarsi.

Terza batteria, qui c’è tanta ciccia, ed è un peccato dover scartare qualcuno.
Wawrinka vuole tornare dove gli compete, ma verosimilmente troverà sulla sua strada, a un certo punto, Medvedev, che è la vera mina vagante del torneo.
E’ proprio il russo il mio favorito qui, ma segnatevi anche il nome di Kecmanovic, giovane veramente interessante, che potrebbe anche avere la meglio sul nostro Seppi al primo turno.
Miomir viene a farsi le ossa qui, ma occhio, è ragazzo da tenere d’occhio per il futuro.

Chiudiamo la carrellata dei primi 64 con l’ultimo pezzo di tabellone, dove salta all’occhio il match Zverev vs Cecchinato, che allo stato attuale di forma dei due sembra una partita tra due 4.2 al circolo, e dove salta all’occhio il nome di Rublev.
Lui, proprio lui è il nome caldo che mi prendo nella mia selezione di giocatori, perché sta marciando a testa bassa torneo dopo torneo, ha una gran lucidità e freddezza, e colpisce la palla molto forte.
Al momento, molto meglio stare nel suo box che non in quello di Sasha.

Scorriamo il tabellone, e nei prossimi sedici c’è un nome che io, proprio io, non posso non considerare.
Vi dò un indizio: è italiano e il cognome finisce in INI.
Esattamente, proprio Fabio Fognini.
Scherzo, ovviamente.

Il nome giusto è Berrettini.
Il tabellone è benevolo, Matteo ha tanta classe e tanta fame, non ci sono ostacoli cattivi e se torna quello di NY, saranno dolori per chi sarà dall’altra parte della rete.
Matteo è dentro.

Prossimi sedici.
Federer.
Serve anche un parere tecnico?
Non credo.
Shapovalov sarà un veleno, e tecnicamente ci sarà anche il nostro Sinner, dal quale però non mi aspetto faville vista la scarsa forma palesata al momento e l’inesperienza a questi livelli.
Il canadese invece è apparso tonico, ma poche righe sopra ho scritto un nome che non può esser messo in discussione.
Perché è semplicemente il più forte.

Nei prossimi sedici il nome caldo deve essere quello di Tsitsipas.
Deve, perché da lui nel 2020 ci si aspetta ogni bene; deve, perché il ragazzo è forte e vuole consacrarsi definitivamente.
Deve, perché tutto sommato il tabellone, in quella zona, non è che sia chissà quanto difficile per uno come lui.

Ultimi sedici, slot già prenotato, Djokovic.
Che è anche uno dei favoriti più favoriti che più favoriti non si può del torneo.

Riassumendo, gli otto nomi selezionati: Kyrgios, Thiem, Medvedev, Rublev, Berrettini, Federer, Tsitsipas, Djokovic.

Thiem e Medvedev dovrebbero giocarsi un posto per la finale, e forse mi azzardo a dire che prevarrà Thiem, un po’ sorprendendomi io stesso, ma ho molte aspettative su di lui in questo 2020.
Tecnicamente non è inferiore a nessuno, e devo dire che la versione vista alle Finals mi è piaciuta davvero tanto; poi è ragazzo volenteroso e serio, ha tutto per fare bene.

Dall’altra parte è veramente dura scegliere, chi per un motivo chi per un altro ha chance.
Mi prendo un rischio, dico Tsitsipas e tolgo Djokovic.
Il greco è 3-2 negli scontri diretti (contando anche l’esibizione di quest’anno), e tre volte su tre ha battuto Nole sul cemento.
L’anno scorso il ragazzo ha fatto semifinale, ha mandato a casa Federer ai sedicesimi e si è fermato solo contro Nadal; poi da lì, inizi 2019, il ragazzo si è fatto uomo ed è cresciuto ancora.
Lecito attendersi il salto definitivo.

Finale Thiem – Tsitsipas.
Greco vincitore, leggera preferenza per Stefanos anche se i testa a testa vedono avanti l’austriaco.
Questo 2020 potrebbe iniziare proprio così, con una sorpresa non sorpresa.
Questo decennio potrebbe iniziar propri così, parlando greco.

Lato scommesse, queste sono assolutamente invitanti e con quote molto interessanti.


La vittoria antepost di Tsitsipas è data a @13.00 su Bet365, mentre quella di Thiem è data a @21.00; c’è margine per un gioco conservativo facendo dutching fra i due, o c’è margine per un sogno lungo due settimane prendendo la chance di Stefanos.

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