Aspettando Indian Wells: Serena, Roger e tutti gli altri

Tutti gli occhi sono puntati sulla numero uno del mondo, ma altri fattori potrebbero rendere l'evento divertente

Indian Wells è già uno dei tornei più prestigiosi al mondo, ma l’evento di quest’anno potrebbe catapultarlo quasi al livello di uno Slam. Perchè, vi chiedete? Ok, è più o meno una domanda retorica.

Per ora, sappiamo che Serena Williams sta per terminare un boicottaggio lungo 13 anni, e ritornerà nel luogo in cui accadde uno dei capitoli peggiori della storia del tennis: nel 2001, il pubblico di Indian Wells sotterrò Serena di fischi e insulti razziali a causa del ritiro della sorella Venus il giorno prima. Prima dell’inizio di quella che sarebbe dovuta essere un’interessante semifinale tra le due sorelle Williams, Venus si ritirò a causa di una tendinite. I fan, che erano già pronti per vedere il match, divennero pericolosamente arrabbiati, e molti di loro acquisirono l’idea che la colpa fosse di Richard, il padre delle sorelle, che a quanto pare avrebbe organizzato il ritiro. Pochi giorni dopo, Richard dichiarò che l’astio nei confronti delle figlie fosse di sfondo razziale, un’ipotesi poi sostenuta anche da Serena. Comunque, il fatto principale è che Serena abbia deciso di metterci una pietra sopra, una scelta catartica da parte di una giocatrice che una volta aveva giurato che non avrebbe più giocato ad Indian Wells. Così, vediamo la numero uno del mondo e recente campionessa agli Australian Open fare il suo ritorno ad Indian Wells da quando aveva 19 anni.

Serena-Williams

I risultati di Serena contano.

Quattordici anni sono un periodo molto lungo per lasciar da parte i sentimenti, e mentre la travolgente storia sarà concentrata sulla reazione della folla verso Serena e sulla reazione della giocatrice stessa, dobbiamo notare che Indian Wells è un importante, ed imminente, evento nel calendario dei tornei. E’ uno dei soli 4 eventi “Premier Mandatory” presenti nel calendario della WTA, il che vuol dire che 1000 potenziali punti per il ranking sono in gioco. Al momento, Maria Sharapova, la numero 2 del mondo, è distante circa 1400 punti da Serena, quindi la prima posizione mondiale non è a rischio, ma un po’ più di vantaggio non guasterebbe. Dopotutto, Serena è stata in affanno per buona parte della stagione, e in particolare nel periodo sulla terra battuta (che inizia tra un mese). Ha perso al primo turno a Charleston ed è uscita presto a Madrid; è poi famosa la sua prematura uscita per 62 62 contro Garbine Muguruza al Roland Garros. Sarebbe tanto bello vedere Serena più carica ad Indian Wells, quanto vederla comandare anche nel resto della stagione.

2014 Australian Open - Day 8

Federer mette gli occhi sulla vendetta.

Ok, forse “vendetta” è un po’ eccessivo perchè, seriamente, non ha più niente da dimostrare il ragazzo. Dopo aver vinto la Coppa Davis lo scorso anno, Federer ha vinto tutto ciò che è possibile vincere, tranne un oro olimpico nel singolo (ma questo è in programma per l’anno prossimo). Comunque, la scorsa stagione, che fu così redentrice per Federer, ebbe anche una parte di delusioni, incluso un tie-break del terzo set perso con Djokovic nella finale di Indian Wells. E anche se Federer, che è giovane come un tennista di 33 anni può essere, sembra avere abbondanza di tennis d’alto livello rimasta, bisogna immaginare un evento come Indian Wells, a cui partecipano i migliori giocatori del mondo, e in cui sarà difficile per lui farsi strada in maniera consistente. Federer ha vinto 4 volte qui nel deserto, e il quinto titolo sarebbe di valido aiuto per la sua stagione, poichè il numero due del mondo ha deciso di non prendere parte al torneo di Miami (che sono 1000 punti potenziali per il ranking), che inizia subito dopo Indian Wells.

Flavia_Pennetta_Indian_Wells

Serena cerca una rivale impegnativa. 

Veloci, alzate le vostre racchette se vi ricordate chi ha vinto il torneo femminile di Indian Wells l’anno scorso. Troppo tardi! Immagino non vi sia venuta subito in mente Flavia Pennnetta, che è divenuta la terza più vecchia, e sfortunata, campionessa nella storia del torneo, con una grande vittoria su Agnieszka  Radwanska in finale. La Pennetta ha vissuto un gran momento, che però probabilmente non si ripeterà. Questo genera la domanda: se non la Pennetta, chi? Odiamo rivedere la condizioni di stato della WTA perchè sono non fondamentali, noiose e non accurate, ma tutti i nomi diversi da Serena hanno dei punti di domanda attorno. Maria Sharapova si è ritirata da Acapulco a causa di un virus intestinale, Petra Kvitova non ha fatto niente quest’anno, tranne il titolo a Sydney ad inizio stagione, altre come Caroline Wozniacki, Ana Ivanovic, Eugenie Bouchard e Radwanska (cioè dalla quinta all’ottava del ranking WTA) hanno giocato sia in maniera brillante che mediocre durante questa stagione. L’unica che rimane è la numero 3 del mondo Simona Halep. La rumena ha avuto una stagione di svolta l’anno scorso e ha recentemente vinto il titolo a Dubai. Chi se ne intende sa che dovrebbe lasciare Indan Wells dopo un buon risultato, ma comunque, vorremmo incoraggiare chiunque volesse scommettere seriamente su di lei, ha prendere una copertura. Se non la Halep, la ex numero uno del mondo Victoria Azarenka potrebbe fare un buon risultato nel deserto.  Lei ha giocato bene in Qatar la settimana scorsa, battendo Kerber, Wozniacki e Venus Williams nel suo percorso verso la finale.

2015 Australian Open - Day 2

Gli outsider sono veramente outsider

Guardate questa lista di nomi (non ci vorrà molto, non preoccupatevi): Jo-Wilfred Tsonga, Stan Wawrinka e David Ferrer. Questi sono gli unici giocatori eccetto i “fab four” che hanno vinto un Master 1000 dall’inizio del 2011. Se state tenendo il conto, sono 4 anni e 36 eventi, e solo questi tre hanno scoperto la strategia per eliminare Djokovic, Nadal, Federer e Murray. Abbiamo a lungo lodato il loro dominio nei Grand Slam, ma hanno comunque comandato anche nei Master 1000. Alcuni probabilmente litigheranno sul fatto che questi tornei, che sono 9 durante la stagione, potrebbero scoraggiare di più rispetto agli Slam da quando i grandi giocatori incontrano tennisti di alto livello nei primi turni. Inoltre, il calendario da dei piccoli vantaggi. Eventi come Indian Wells e Miami e poi durante l’anno Madrid e Roma e infine l’Open di Canada e Cincinnati si giocano uno dopo l’altro, lasciando ai giocatori poco tempo per recuperare, mentre cambiano luogo, clima e condizioni dei campi. Sula base di quello che è successo presto nel 2015, con Djokovic che ha vinto gli Australian Open, Federer e Nadal che hanno vinto un titolo questo week-end, sembra che questo trend continuerà ancora nel prossimo futuro.

La cosa che vogliamo davvero, davvero, davvero vedere è… Oltre al caldo benvenuto per Serena, non si vede l’ora del ritorno di Juan Martin Del Potro. Non si sa se riuscirà a tornare in tempo per Indian Wells, come ha detto ai giornalisti:”ho completamente recuperato, sto guarendo più velocemente di quando il dottore mi avesse indicato come obbiettivo, questo mi ha entusiasmato e per questo credo di riuscire ad essere di nuovo in campo presto. Ovviamente, se Del Potro ritornasse, è improbabile che si aggiunga alla lista degli outsider che potrebbero vincere il torneo, prima di un po’ di tempo. Ma più velocemente il gigante argentino migliora, meglio sarà per il tennis mondiale. Del Potro è ancora giovane a 26 anni e dato il tempo che ha perso, le sue gambe sono ancora “giovani”. Inoltre, lui ha il “pedigree” del campione, se vi ricordate, nel 2009 fu  protagonista di una grandissima vittoria agli US Open. Due anni fa, Del Potro raggiunse la finale qui ad Indian Wells, una delle ultime grandi cavalcate prima che l’infortunio al polso lo obbligasse a restare da parte. 

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