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Atp Madrid: riuscirà Murray a fermare Nadal?

La finale dell’edizione 2015 del Mutua Madrid Open vedrà sfidarsi oggi il padrone di casa Rafael Nadal e lo scozzese Andy Murray. Rafa si è imposto in semifinale su Tomas Berdych per 7-6(3) 6-1; Murray invece ha avuto la meglio, un po’ a sorpresa, su Kei Nishikori, col punteggio di 6-3 6-4.

Entrambi i rivali arrivano all’atto finale dopo due vittorie convincenti, ma sono in condizioni diverse. Nadal ha avuto nella semifinale contro Berdych il suo picco di gioco, dopo una settimana in crescendo, riscattandosi dalle deludenti prove nelle settimane precedenti.

In realtà, Rafa nei primi due turni non ha mostrato un livello eccelso, palesando ancora le lacune viste a Barcellona, e ha approfittato di due avversari agevoli, Steve Johnson e Simone Bolelli, nei primi due turni.  Nei quarti di finale, contro Dimitrov, l’iberico ha giocato decisamente meglio, ma un’opaca prestazione del bulgaro lasciava ancora alcuni dubbi negli appassionati.

Nell’ultimo match giocato, però, il maiorchino ha messo in mostra un livello fenomenale, scagliando dritti vincenti da ogni parte del campo, servendo alla grande, e tenendo una profondità di colpi che non si vedeva da diverso tempo. Non sappiamo ancora se è tornato il Nadal degli anni d’oro, ma questa prestazione è una grande iniezione di fiducia per lui e tutti i fan.

Andy Murray, invece, sta giocando il miglior tennis della sua carriera su terra rossa. Dopo il trionfo a Monaco, lo scozzese si è confermato anche a Madrid, fornendo prove molto convincenti. Contro Nishikori, il britannico ha mostrato tutti i miglioramenti ottenuti su questa superficie, ha tenuto una strategia aggressiva, mancanza spessa imputatagli, e ha servito benissimo, con un ala percentuale di prime in campo.

Ma chi è il vero favorito della sfida? Gli scontri diretti sono in netto favore di Nadal, che conduce per 15-5. Ma il dato più importante sono gli incontri su terra: Rafa ha trionfato sei volte su sei. Viste queste statistiche, e considerati i numeri e la forza dell’iberico sulla terra, il favorito al titolo non può che essere lui.

Non dimentichiamo, però, che a Roma, l’anno scorso, Andy Murray ha dato filo da torcere al rivale, e ha perso solo per 7-5 al terzo set. E i grandi progressi dello scozzese sulla terra, oltre all’altura di Madrid, che rende più veloce la superficie, fanno crescere la possibilità di vedere Murray vincitore. Certo, per lui non sarà semplice: dovrà necessariamente tenere l’aggressività mostrata durante il torneo, e dovrà sperare che Nadal non giochi al meglio.

In conclusione, la finale di oggi potrebbe essere una sfida molto incerta e combattuta, e Rafa dovrà dare il meglio se vuole confermarsi campione in patria.

Giacomo Marchetti

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