-Il diario di oggi sarà composto da un solo punto, perché talmente importante e significativo da oscurare tutto il resto.
Nel secondo singolare di ieri, quello che vedeva opposti Nadal e Goffin, il risultato finale è stato chiaro fin dall’inizio.
Il belga è troppo leggero per poter realmente impensierire lo schema tattico e la resistenza dello spagnolo, che però, lateralmente, fatica a muoversi.
È evidente, ed il dolore al ginocchio che da circa un mese si è rifatto vivo porta conseguenze anche al servizio, dove le gambe faticano a piegarsi e la schiena è costretta ad un lavoro ulteriore.
Nadal è immobile, per i suoi standard, e David ha il tempo e la possibilità di portare a casa la partita.
Prende un break di vantaggio e mi convinco che Rafa si ritirerà dal torneo, dopo aver perso in due set la partita d’esordio. È evidente, le difficoltà sono troppe.
Il belga si rende conto della situazione e si blocca, doppi falli ed errori gratuiti che tengono in vita lo spagnolo.
Rafa va addirittura avanti, rischia, con la sola presenza sul campo, di vincere il primo set.
Il tiebreak lo punisce, durante lo scambio non riesce a spingere ed è costretto a giocare di sola rimessa, soffrendo in corsa per morboso attaccamento ad ogni punto.
Il secondo parziale pare essere la fotocopia del primo. Goffin va avanti ed arriva a tre match point, consecutivi. Rafa li salva, tutti, tirando con massimo sforzo un dritto che non vuole camminare.
Esulta, nonostante tutto, credendo ancora di poter portare a casa la partita.
Tiebreak, di nuovo, ma stavolta vittoria.
Si gioca da due ore, sembra impossibile viste le premesse.
Nel terzo set Rafa non resiste più, continua a fare smorfie di dolore e arranca.
Non molla, però, e pur colto da evidenti dolori continua a giocare.
Perde, 6-4 al terzo, e calorosamente saluta il pubblico. In conferenza stampa annuncia di non poter più continuare il torneo. Si ritira ed al suo posto subentra Carreno Busta.
Rafa ha perso, sul campo e nel punteggio.
Ha vinto, però, in tutto ciò che riguarda lo sport.
Tentare, tentare fino all’ultimo, anche oltre il dolore. Insegnamento di coraggio e dimostrazione di correttezza.
Tutto questo è Rafa, una volta di più.
Ci vediamo nel 2018.
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