Fabio Fognini, è crisi nera: fuori dalla top 30 per la prima volta dal 2013

La sonora sconfitta rimediata ieri conto Dominicc Thiem (6-3 6-0) non fa altro che confermare il periodo davvero negativo della carriera del ligure. Gli unici acuti della stagione, se così si può dire, sono le due fantastiche vittorie ai danni di un Nadal non al meglio della condizione. Spiccano anche la finale colta a Rio e persa contro David Ferrer e la storica vittoria in doppio a Melbourne, ma per il resto solo delusioni.
Tennis Australian Open 2015
Che la continuità non sia l’arma migliore del ligure è noto a tutti, tuttavia ciò che è sbagliato prima di tutto è l’atteggiamento in campo, remissivo e svogliato. Fognini è capace di esprimere ben altro tennis e lo ha dimostrato più volte, ma la verità è che per restare nei piani alti della classifica serve ben altro.

A Monaco aveva cambiali pesanti da difendere visto che Fabio lo scorso anno si spinse fino all’ultimo atto. Una sconfitta per certi versi inaspettata quella contro Thiem soprattutto sulla terra rossa, superficie che ha regalato tante gioie al tennista di Arma di Taggia. A far riflettere non è tanto la sconfitta, quanto il modo in cui è maturata. L’azzurro ha collezionato errori su errori riuscendo a tenere solo un turno di servizio su otto. Sconfitta che ricorda tutte quelle inanellate la scorsa stagione a partire dal torneo di Madrid. Alti e bassi, per dire la verità più bassi che alti, ad eccezione dei quarti di finale colti in estate a Cincinnati.
2015+Hopman+Cup+Day+2+mFc6GNcK1Myx
Insomma un’ inizio di stagione tutt’altro che esaltante che di fatto va ad oscurare le due vittorie di prestigio ottenute contro Nadal. Perchè se è vero che il talento e il potenziale del ligure sono fuori discussione, un campione si misura dalla continuità di risultati e dalla concentrazione che riesce a mantenere in campo. A pregiudicare la maggior parte degli incontri di Fognini sono alcuni punti giocati con superficialità che alla fine marcano la differenza in negativo. Sembrano lontani i tempi in cui Fabio nella magica estate del 2013, si aggiudicò 13 incontri di fila e 2 tornei consecutivamente( Stoccarda ed Amburgo), diventando il secondo italiano a riuscirci.

Va detto che Fabio era apparso scarico fin dal match contro Andujar in quel di Barcellona e non in condizioni fisiche eccellenti. Pare infatti che l’azzurro soffrisse di una leggere nausea già all’inizio del torneo tedesco. La delusione contro il giovane austriaco però ha effetti ben più negativi, visto che il ligure da lunedì sarà n.31 delle classifiche.Fuori dalla top 30 per la prima volta da luglio 2013. Una discesa repentina iniziata già a Melbourne dove non è riuscito a difendere gli ottavi di finale raggiunti nel 2014 e proseguita poi nei due Master 1000 di Indian Wells e Miami.
Fabio_Fognini_MC_13Apr2015
Ora siamo nel mezzo della parte di stagione che dovrebbe essere più favorevole al ligure visto che si gioca su terra rossa outdoor. Tentare un risalita potrebbe essere tutt’altro che impossibile viste le poche cambiali che difende nei Masters 1000 di Madrid e Roma, in programma prima del Roland Garros, dove invece è chiamato a ripetere gli ottavi dello scorso anno. Avanzare pronostici è quasi inutile visto che nel bene e nel male a decidere l’esito dei propri incontri è Fognini. L’unica speranza è che Fabio riesca ad essere costante per regalarsi e regalarci le soddisfazioni che merita, molto di più di 3 titoli Atp e della posizione n.13 delle classifiche.

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