I migliori 10 match di primo turno del 2019

Jannik Sinner

[tps_title]Bautista-Murray[/tps_title]

Pochi giorni prima, come un fulmine a ciel sereno, Andy Murray aveva annunciato che l’Australian Open avrebbe potuto essere il suo ultimo torneo. Da lottatore qual è, il britannico dà tutto sè stesso in campo, portando al quinto set Bautista Agut prima di arrendersi dopo 4 ore e 14 minuti. Un’atmosfera surreale, incredibilmente toccante, che coinvolge in maniera significativa il pubblico australiano.

(AP Photo/Mark Baker)

[tps_title]Sinner-Johnson[/tps_title]

Jannik Sinner si era guadagnato una wild card per il tabellone principale battendo Lorenzo Musetti al termine di una lotta serrata nelle pre-qualificazioni. In un’anonima domenica di tennis al Foro Italico, il giovane Jannik Sinner annulla match point e batte in rimonta Steve Johnson, regalando una gioia incredibile ai pochi spettatori del Campo Centrale che avevano sfidato la pioggia.

[tps_title]Caruso-Munar[/tps_title]

Su un campo sperduto dell’immenso impianto che ospita il Roland Garros, Salvatore Caruso sconfigge lo spagnolo Munar e centra la prima storica vittoria a livello slam. Un match portato a casa soprattutto con il cuore, che dà inizio all’incredibile settimana del siciliano di Avola, capace di conquistarsi la possibilità di sfidare Djokovic sul Philippe Chatrier.

[tps_title]Fabbiano-Tsitsipas[/tps_title]

La sconfitta più pesante del 2019 in termini di ranking per Stefanos Tsitsipas è ad opera di un italiano. Il tennista che non ti aspetti, Thomas Fabbiano, si aggiudica un match clamoroso, estromettendo in cinque set il futuro vincitore delle Atp Finals. Sui prati di Church Road è delirio azzurro.

Thomas Fabbiano

[tps_title]Fognini-Rublev[/tps_title]

La cavalcata trionfale di Fabio Fognini in quel di Montecarlo parte proprio da un primo turno complicato contro il russo Rublev. In svantaggio 4-6 1-4, il ligure riesce a risalire la china ed a rimettere in piedi un incontro praticamente perso. Questo primo ma importante step si rivelerà cruciale ai fini del percorso di Fabio, che partita dopo partita riesce ad aggiudicarsi il torneo.

[tps_title]Wawrinka-Sinner[/tps_title]

Alla prima apparizione in un main draw di uno slam in carriera, Jannik Sinner esce a testa altissima contro Stan Wawrinka. Sui campi di Flushing Meadows, il tennista azzurro gioca per lungo tempo alla pari con l’ex campione slam, riuscendo persino a strappare un set. Un’esperienza incredibile caratterizzata dallo splendido scenario del Louis Armstrong.

[tps_title]Kyrgios-Medvedev[/tps_title]

Un match di primo turno che solo a leggere i nomi mette i brividi e che gli organizzatori degli Internazionali BNL d’Italia, prontamente, programmano sul centrale. L’australiano, nel bene e nel male, dà spettacolo, divertendo la folla ed offrendo una visione a 360 gradi di Nick Kyrgios, in tutte le sue sfaccettature. Alla fine vincerà il match, prima di essere squalificato al turno successivo.

Nick Kyrgios

[tps_title]Tsitsipas-Rublev[/tps_title]

Uno degli scherzi che gioca l’urna degli Us Open. Un Rublev in ripresa, reduce dalla vittoria su Federer a Cincinnati, sfida l’ottava testa di serie Tsitsipas. E’ proprio il russo ad aggiudicarsi questo splendido match in quattro set, prima di spingersi fino agli ottavi, estromettendo avversari del calibro di Kyrgios e cedendo il passo solo al futuro semifinalista Berrettini.

Andrej Rublev

[tps_title]Auger-Aliassime-Pospisil[/tps_title]

Alla Rogers Cup va in scena un derby canadese imperdibile. Il presente – forse passato per via dei tanti infortuni – contro il futuro. Due amici che se le danno di santa ragione, incitati a più non posso da una folla entusiasta. Alla fine a spuntarla è il giovane Auger-Aliassime, che s’impone al tie-break del terzo set, togliendosi di dosso un’enorme pressione.

Felix Auger-Aliassime, Canada. (Mark Blinch/CP)

[tps_title]Rublev-Tsonga[/tps_title]

E’ l’ultimo torneo dell’anno e, storicamente, ne succedono di tutti i colori. Quest’anno è il turno di un redivivo Tsonga, che batte all’esordio Rublev e torna a vincere un match in un Masters 1000 dopo un lungo digiuno. Per il francese si tratta però solo dell’inizio di una settimana indimenticabile. Dopo Rublev cadono infatti sotto i suoi colpi anche Berrettini e Struff. Ci penserà Nadal a mandarlo al tappeto nei quarti.

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