Murray e le donne

Oggi la fase pettegolo è mode-on. Parliamo di Murray e le donne.

Lo spunto viene da un delizioso articolo di Emma Barnett sul Telegraph. Dopo tanti anni di fidanzamento, Murray ha finalmente chiesto in sposa la fidanzata, Kim Sears. Finalmente? Perché si dice sempre finalmente? Immaginiamo forse la Sears come un cane fedele e la faccia frustrata in attesa da nove anni di una proposta di matrimonio? Pensiamo forse che Kim non abbia nient’altro da fare se non seguire Andy nei tornei in giro per il mondo e aspettare la proposta di matrimonio? Queste sono le generazioni di donne che non hanno più bisogno di sposarsi per sicurezza economica o di scalata sociale. Eppure, nonostante tutte le libertà di questa nuova generazione, molte lasciano ancora la proposta in mano all’uomo. Gli uomini non vogliono certo in risposta un “finalmente, eh?”, però. Pretendono lacrime copiose, una finta sorpresa di circostanza e un sì enorme. Murray è un principe di eleganza con le donne, ne ha più volte dato prova. E quindi il momento-richiesta sarà stato come nei migliori film romantici al cinema, che io detesto.

E ne ha dato prova anche con Amelie Mauresmo, difendendo la sua scelta e l’operato del suo allenatore a più riprese. L’ultima volta nelle scorse ore, quando i giornalisti presenti all’esibizione International Premier Tennis League lo hanno incalzato di domande sulla questione. Murray, allora, si è sentito in dovere di rispondere direttamente a Tim Henman, che ha chiesto esplicitamente di cambiare allenatore e criticato il modo più rinunciatario di Murray di stare in campo.

“Non è assolutamente vero che lei mi obbliga a giocare difensivo, anzi, mi dice proprio il contrario”, ha risposto piccato ma con charme il principino. Mi piacerebbe capire il perché di questa morbosità allucinante dei giornalisti nei confronti di questa liaison professionale. Sembra quasi che non aspettino altro che la cosa naufraghi per festeggiare. Una donna non può forse allenare un uomo?

Murray ha creato un bel precedente. Ci sa proprio fare con le donne, nel tennis e nella vita.

 

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