Il week-end di Coppa Davis ci ha detto che Rafa Nadal è tornato, pronto a ribadire la sua supremazia sulla terra rossa, dove da più di un decennio non ha rivali. Non che se ne sia mai andato, il mallorchino classe 1986 è il n.1 del mondo, primato riconquistato ai danni dell’eterno rivale Roger Federer più per una questione di conti ranking che per vittorie sul campo da dove manca da gennaio, causa infortunio alla coscia destra. Rafa ha così saltato tutta la stagione sul cemento per poter tornare nei tornei su terra rossa da sempre il suo habitat naturale.
DALLA DAVIS A MONTECARLO Il ghiaccio lo ha rotto con il rientro in Coppa Davis alla quale raramente dice di no e dove ha trascinato le Furie Rosse in semifinale superando la Germania dell’astro nascente Zverev.
Le imprese di Davis ci hanno mostrato un Nadal in palla ma ancora prudente negli spostamenti e nel mettere troppo peso sulle gambe. Da ora in poi il plurititolato tennista iberico difende una marea di punti, per questo in una stagione fino qui sfortunata e che lascia tanti dubbi sulla sua integrità fisica, la parentesi sul rosso ci dirà quanto Rafa può ancora dare al tennis mondiale. La rincorsa riparte dall’ATP di Montecarlo al via lunedì, dove lo spagnolo ha vinto dieci volte su dodici partecipazioni e dove non troverà tanti rivali tra i quali Roger Federer, Novak Djokovic, Stan Wawrinka e Juan Martin Del Potro. Outsiders e nuove leve permettendo, un rientro con vittoria da parte di Rafa non è quindi utopia.
UN TRONO PER DUE Lui e Roger Federer si contendono ancora lo scettro del n.1, nonostante gli anni che passano e le generazioni che avanzano nessuno riesce ancora a scalfire il loro regno. Un regno che con la rinuncia puntuale dell’elvetico ai tornei su terra rossa, sembra i due ora tendano a dividersi più che a rincorrere come i tempi andati.
Ora tocca a Rafa, vedremo se il re indiscusso della terra battuta sarà ancora lui.