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“Sinner una meteora, si è montato la testa”, “Musetti il nuovo Quinzi”: quando una sconfitta scatena il web

Il tennis non è uno sport come tutti gli altri. Il pareggio non esiste, mentre la linea che separa la vittoria e la sconfitta è estremamente sottile. Ma soprattutto si perde quasi ogni settimana. Perciò è normale che, nonostante il talento e tanti altri fattori, un tennista venga sconfitto con una certa frequenza. Meno normali sono i commenti dei leoni da tastiera, che dopo ogni sconfitta sputano veleno a prescindere e sparano sentenze. Quando si dice che l’Italia è un paese di allenatori non si parla solo di calcio. Per averne la conferma basta farsi un giro sui social.

In questi giorni il futuro del tennis azzurro non ha regalato grandi gioie. Jannik Sinner è stato infatti sconfitto in rimonta da Bedene all’esordio nell’Atp di Montpellier. Lorenzo Musetti si è invece arreso a Molcan al secondo turno del Challenger di Gran Canaria. Normali incidenti di percorso, specialmente dato che si parla di giovani in rampa di lancio. Per alcuni utenti del web, invece, non è così.

Sinner è l’ennesima meteora italiana” scrive qualcuno, mentre qualcun altro chiede “Ma non è che si è montato un po’ la testa?“. “Io l’ho detto tempo fa tutto questo talento io non lo vedo” si legge ancora. Opinione più che legittima, ma che trova pochi consensi nel mondo del tennis. Stesso discorso per chi avanza qualche pronostico: “Buon giocatore niente più, fisicamente un disastro, non arriverà mai vicino ai top 10!“. Pensiero personale che può essere condiviso o meno, ma forse non è il caso di dire certe cose dopo una sconfitta. Inoltre, non va dimenticato che in questa stagione Sinner ha già vinto un titolo Atp ed è il più giovane tennista in Top 35.

I social non hanno risparmiato neppure Musetti. “Un Quinzi più pompato dai giornalisti” tuona qualcuno, che ricorda lo slam a livello junior vinto da entrambi, ma dimentica tanto altro. “Il nuovo Fognini. Massimo che può fare nella carriera una Top 10” ipotizza un altro utente, che intende denigrare sia Fabio che i suoi risultati, ma involontariamente fa un augurio invidiabile a Musetti.

Ovviamente si tratta solo di alcuni commenti negativi, che si perdono nel mare di tanti altri positivi. Generalizzare sarebbe sbagliato, ma è bene tenere presente che purtroppo basta una sconfitta per scatenare tante persone, pronte a picchiettare sulla propria tastiera senza pietà. Spesso si dice che uno dei problemi dei giovani sia la pressione con cui devono fare i conti durante la loro crescita. Iniziare ad evitare certi commenti dopo delle semplici sconfitte potrebbe essere un buon passo in avanti. Specialmente in uno sport dove la sconfitta fa parte della quotidianità.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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Antonio Sepe

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