Eugenie Bouchard denuncia la USTA per l’incidente avvenuto a New York

Colpo di scena. O forse non proprio. A distanza ormai di quasi un mese e mezzo, Eugenie Bouchard ha avviato un’azione legale contro la Federazione americana ed il USTA National Tennis Center, dopo la sua caduta agli US Open il 4 settembre scorso, prima del suo match contro Roberta Vinci.

La 21enne canadese è stata costretta al ritiro dal torneo del Grande Slam a causa di trauma cranico prima della sua partita di ottavi di finale. Testa di serie numero 25 a Flushing Meadows, la Bouchard è caduta negli spogliatoi dopo il suo match di doppio mista in coppia con l’australiano Nick Kyrgios.

Una causa intentata presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti nel Distretto Orientale di New York, a Brooklyn, afferma che vi è stata negligenza da parte dell’organizzazione e include una richiesta di un processo per risarcimento danni.

Essa comprende l’accusa secondo la quale la caduta della Bouchard “è stata causata da un pavimento bagnato all’interno dello spogliatoio delle donne, precisamente nella sala di fisioterapia”.

L’azione legale sostiene che la Bouchard sia scivolata su “una sostanza scivolosa, pericolosa” e sul pavimento piastrellato della sala di fisioterapia, e sostiene che chiunque fosse addetto a quella sala avrebbe dovuto rimediare al problema, e che Bouchard non ne sia stata informata. La sostanza in questione non è specificata ancora da nessun comunicato.

(…) L’accusa aggiunge che Genie Bouchard abbia avuto “un infortunio grave alla testa, tra cui, ma non solo, una commozione cerebrale”, e che il trauma cranico causato l’abbia costretta a ritirarsi dal torneo di Pechino, oltre che saltare, non solo Wuhan, ma anche l’Hong Kong Open, con conseguente perdita di 13 posizioni in classifica.

Il comunicato sottoscrive che la canadese continui a soffrire del dolore alla testa a causa della caduta, con conseguenti spese mediche, che hanno ripercussioni sui suoi guadagni ottenuti. La USTA tuttavia, sino ad ora, si è rifiutata di commentare la querela e la vicenda.

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